Sanremo 09


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Filippo Perbellini

Le biografie

Diciotto anni, un curriculum vitae da vero professionista, coltivato all’interno di una famiglia appassionata del suono Motown. Incoraggiato dai genitori che ne intravedono il dono, Filippo inizia a studiare canto con alcuni maestri di Verona, la sua città, per poi vincere a soli 9 anni il Festival di Saint Vincent, interpretando brani di Giorgia e Alex Baroni. L’anno successivo arriva in finale al programma televisivo di Mike Bongiorno “Bravo Bravissimo” e viene notato dal produttore Sergio Dallora, che decide di seguirne la maturazione artistica. Lo stesso anno partecipa anche a “Canzoni sotto l’albero” con Paola Perego, vincendo. Seguiranno “La vita in diretta” e altri duetti televisivi di prestigio.

A dispetto dei gusti che vanno per la maggiore tra i suoi coetanei, porta un cuore nero in un’anima giovane. Cita tra le sue influenze Stevie Wonder, Barry White, George Benson ma anche singer più recenti quali John Legend, Raul Midon, John Mayer, i Jamiroquai e Michael Buble.


Lo scorso giugno durante l’opera “Giuletta e Romeo” di Riccardo Cocciante a Verona, riesce a infilare un suo cd nelle tasche del grande autore. Con sorpresa Cocciante lo richiama poco dopo e, percependone il potenziale, decide di fargli da padrino. “Siamo sempre in contatto e mi dà preziosi consigli. Da lui ho imparato la forza dell’umiltà e del mettersi sempre artisticamente in discussione, seguendo unicamente il proprio istinto. L’album d‘esordio sarà prodotto da Sergio Dall’ora e sarà composto in parte da brani inediti dai toni soul, ma anche melodico-cantautorali.