Il curioso caso di Benjamin Button

di Juana San Emeterio

 IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON
 di David Fincher, Usa 2008
 Brad Pitt, Cate Blanchett, Jason Flemyng, Tilda Swinton

 L’orologio della vita può andare a ritroso? Può una vita essere al 
 contrario? E’ quello che accade a Benjamin Button che nasce “in 
 circostanze particolari” nel giorno della fine della prima guerra 
 mondiale. Benjamin è un neonato con la salute di un novantenne 
 che viene rifiutato e abbandonato dal padre davanti ad una casa di 
 riposo. Secondo il medico non ha futuro, ha tutte le malattie dei 
 vecchi, ma il ‘bambino’ cresce amato e sereno, circondato dall’affetto e dall’esperienza della madre adottiva e degli anziani ospiti. Il corpo di Benjamin crescendo acquista vigore e, per quanto aggravato dalla sua diversità che lo emargina, il suo percorso esistenziale diventa simile a quello di un uomo che deve affrontare esperienze come il lavoro, la guerra, il dolore e i sentimenti.

L’incontro con Daisy, il grande amore, è proprio nell’ospizio di New Orleans, quando lei è bambina. Una storia d’amore, una passione attesa da tempo, che durerà per sempre, ma che viene vissuta solo quando, per corpo ed età, saranno entrambi nel mezzo della loro vita. Il film è tratto da un racconto di Francis Scott Fitzgerald, scritto nel 1922, che venne ispirato da una considerazione di Mark Twain: “E’ una disdetta che la parte migliore della vita sia all’inizio e la peggiore alla fine”. Nell’adattamento dello sceneggiatore Eric Roth l’incredibile storia diventa un melodramma, con momenti a volte lirici a volte cupi.

Il film, ben realizzato dal regista David Fincher, ha una confezione impeccabile, con ottimi trucchi ed effetti speciali e una perfetta ambientazione d’epoca. Uno spettacolo di qualità che si fa perdonare certe lentezze. Nella storia si affrontano una serie di tematiche suggestive che non sempre si sviluppano adeguadamente. L’Academy è stata conquistata da questo film e gli ha assegnato ben tredici nomination all’Oscar. Brad Pitt, in corsa come miglior attore protagonista, con l’aiuto di ottimi truccatori, è bravo e abile sia nella versione grinzosa su un corpicino artritico, sia ringiovanito quasi bambino. Ed è irresistibile quando diventa bello e sensuale: è Brad Pitt e basta.