Nonostante le tante preoccupazioni Iniziali, lo spazio europeo esce dalla conferenza ministeriale dell' Agenzia spaziale europea (Esa) con un pacchetto cospicuo di programmi. Seppure con qualche ritocco nei finanziamenti, alla fine quasi tutti i programmi proposti sono stati approvati.
Gli unici a non passare l'esame dei 20 stati membri dell'Esa sono stati quelli del lunar lander (soltanto rinviato, precisa l'Esa, ribadendo di non rinunciare affatto all'esplorazione lunare) e Kuafu, la missione di osservazione del Sole in comune con la Cina (con la quale, precisa sempre l'Esa, continua a essere attiva una collaborazione in molti atri settori). Ecco di seguito i programmi approvati per ciascun settore di attività:
- Lanciatori: via libera allo sviluppo della versione modificata Dell’Ariane 5, chiamata Ariane 5 me (mid-life evolution), che dovrebbe essere operativa nel 2017-2018. Contemporaneamente si lavora allo sviluppo del nuovo lanciatore europeo, l'Ariane 6 (per il quale la decisione finale e' attesa nel 2014), basato sulla tecnologia del lanciatore Vega e che dovrebbe essere pronto nel 2021-2022. Il finanziamento complessivo per i due programmi è di circa 630 milioni in due anni. Si punta anche all’ulteriore sviluppo del lanciatore Vega con il programma Vega evolution, che prevede uno stanziamento di 85 milioni. Previsto anche il programma Pride, per il dimostratore tecnologico di un veicolo di trasporto in grado di rientrare a Terra.
- Stazione spaziale: si' al finanziamento fino al 2020, con oltre un miliardo di euro. Nel campo dell'esplorazione umana sono stati approvati anche i programmi Elips-4 (sulle scienze della vita e le scienze fisiche i condizioni di microgravita'), lo sviluppo di tecnologie chiave per l'esplorazione umana.
- Marte: via libera alla missione Mrep-2, per lo sviluppo dell’esplorazione robotica del pianeta. Confermata anche la missione Exomars, per la quale e' attesa entro l'anno la firma di un accordo di collaborazione con la Russia.
- Osservazione della Terra: via libera al programma Eoep-4, destinato a rispondere a domande fondamentali sulle scienze della Terra, alla terza fase del programma Gmes, e al satellite per la meteorologia Metop-5g.
- Servizi: in questo campo l'Europa guarda soprattutto alle telecomunicazioni, alla navigazione satellitare e alla sicurezza.