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Traffico d'organi, non ci sono prove per l'Italia

Parla il procuratore capo Nicola Pace: 'Approfondire i filoni di indagine'

di Carla Toffoletti

"Posso confermare che già a partire dal '99 abbiamo certezza di un traffico abusivo di organi umani, ma dai dati in mio possesso non ci sono elementi che prospettino un coinvolgimento dell'Italia".

Lo dice a Televideo il Procuratore capo di Brescia Nicola Pace, che si è occupato del rapporto tra immigrazione irregolare e traffico d'organi per oltre 10 anni. "I risultati di intercettazioni, indagini e contatti con organismi giudiziari stranieri hanno dimostrato che vi è una rete che, nelle piaghe dell'immigrazione clandestina, opera questo tipo di traffico illegale".

"Il traffico d'organi è un fenomeno acquisito dall'esperienza giudiziaria e penale- conferma Pace- "ma nulla induce a ritenere che vi sia un coinvolgimento delle nostre strutture sanitarie che operano in modo trasparente".

"Non ho elementi per valutare le dihiarazioni del ministro Maroni- ci dice- ma dalla mia esperienza pluriennale in materia, pur non essendoci ipotesi specifiche di responsabilità del nostro Paese, penso che bisogni raccogliere tutti i tasselli e approfondire i filoni di indagine".