Influenza


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Ritirati un milione di vaccini

Ministro assicura: ‘Nessun problema’ vaccinazione_296

Il ministero della Salute ritira parte dei vaccini antinfluenzali prodotti per la campagna vaccinale partita da qualche giorno. Ma, assicura il dicastero, si tratta di un ritiro "a scopo precauzionale. Non ci sono rischi per la salute".

Da Lungotevere Ripa precisano inoltre "che l'azienda produttrice dei vaccini in questione non è tra le prime che riforniscono il mercato. In queste ore al ministero e all'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) si sta affrontando il problema. Altre aziende hanno assicurato la garanzia delle dosi necessarie in modo che non vi sia alcun problema per i cittadini. I vaccini sono estremamente controllati. I controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, che puo' accadere, perche' comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l'intera produzione".

Il dicastero assicura che si tratta di "una misura precauzionale che viene sempre adottata, quando si individua anche solo un minimo rischio. Il ministero della Salute assicura che non vi sono rischi per la salute e che quello che si sta affrontando in queste ore e' solo un problema organizzativo per reperire anche sul mercato estero da parte delle aziende produttrici tutte le dosi necessarie di vaccino antinfluenzale". In Italia annualmente vengono utilizzate tra 10 e 12 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale.

REZZA (ISS), CIRCA 1 MILIONE DI DOSI VACCINO RITIRATE PER BANALE CONTAMINAZIONE
Un "banale problema di contaminazione per circa 1 milioni di dosi del vaccino influenzale prodotto dalla Crucell". E' questo la stima confermata all'Adnkronos Salute da Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive parassitarie e immunomediate dell'Istituto superiore di sanità (Iss).

"Ma non c'è nessun rischio per la salute legato ai vaccini attualmente in commercio - aggiunge Rezza - l'azienda ha deciso il ritiro cautelativo dei lotti perche' probabilmente i sistemi di controllo hanno evidenziato un problema di contaminazione nel processo di produzione. Un segnale - precisa - del corretto funzionamento delle verifiche". "La Crucell ha circa il 10% del mercato dei vaccini in Italia - prosegue Rezza - e il blocco cautelativo avrà delle conseguenze sulla disponibilita' immediata dei vaccini influenzali nel Paese. Ma - conclude - il problema sarà risolto in tempi molto brevi, anche perche' ci sono ancora 2 mesi per procedere alle vaccinazioni".

VIROLOGO, VARIE DIFFICOLTA' PER VACCINO MA PRODOTTO SUPERCONTROLLATO 
Il ritiro volontario da parte dell'azienda Crucell della sua intera produzione vaccinale per un problema di sicurezza "relativo a due lotti, è una misura estremamente precauzionale, attuata a difesa del buon nome di un prodotto sicuro anche perché super-controllato". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che sottolinea come "quella 2012-2013 sia stata una stagione 'difficile' per i vaccini, legata a difficoltà generalizzate. Le aziende hanno dovuto prima fronteggiare una carenza di reagenti (uova embrionate di pollo), poi il fatto che uno dei 3 virus (H3N2) era 'pigro', cioè non si replicava abbastanza nelle uova".

"Infine c'è stata la faccenda dei due lotti che hanno dato un risultato inatteso ai test", come ha riferito la Crucell. "Questi prodotti biologici necessitano di attente valutazioni di qualità - spiega il virologo - in particolare sul rischio microbiologico. Questa perdita di sicurezza su due lotti ha fatto pensare all'azienda che fosse opportuno buttare via tutto, per estrema prudenza". Una decisione presa, secondo Pregliasco, anche per tutelare "il buon nome di un prodotto che è stato duramente attaccato in questi anni dagli anti-vaccinatori, con tutti gli slogan usati per gli altri vaccini e senza basi scientifiche".

Certo la decisione dell'azienda "provocherà un po' di difficoltà dal punto di vista logistico, relativamente all'approvvigionamento delle forniture. Ma il ministero della Salute si è già mosso per fare in modo che gli altri fornitori compensino le carenze legate all'improvviso ritiro dei lotti 'targati' Crucell - ricorda l'esperto - Inoltre qualche giorno di ritardo nella disponibilità del siero non è un problema: il periodo migliore per vaccinarsi - conclude - è quello intorno ai primi giorni di novembre, perché così si ha una copertura completa. Altrimenti si rischia di avere una coperta 'corta', con lo scudo vaccinale che viene meno verso la fine della stagione influenzale".