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Napoli, Inter e Lazio rispondono alla Juve

La Roma agguanta il pari casalingo nel recupero. Tonfo del Milan. Vincono Chievo e Genoa sneijder_gol_296

di Mauro Caputi

Fuochi d’artificio nella prima di campionato, con un paio di risultati che sconvolgono le gerarchie estive. Già negli anticipi di sabato aveva impressionato il successo della Fiorentina su un’Udinese comunque concentrata sul ritorno del preliminare di Champions League. Atteso il successo della Juve nell’anticipo col Parma, si trattava di vedere chi avrebbe risposto ai bianconeri campioni d’Italia. Battono un colpo Napoli, Inter e Lazio. Stecca in casa la Roma, crolla il Milan.

La neopromossa Sampdoria inaugura la domenica con l’impresa a San Siro. Decide un colpo di testa di Costa su corner al 59’ dopo un primo tempo di assenza di gioco da parte dei rossoneri, mentre i blucerchiati prima hanno controllato, poi hanno cominciato a crederci. Il Milan ha avuto subito l’occasione per pareggiare, con Yepes che di testa ha chiamato Romero all’intervento con tanto di carambola sul palo. Tuttavia, il forcing nei 4’ di recupero ha prodotto molto più dei 90’ precedenti: palo di Boateng con un gran tiro da fuori, colpo di testa dello stesso Boateng contenuto da Romero, tiro a botta sicura di Flamini salvato da Gastaldello. Il pareggio avrebbe sollevato l’umore in casa rossonera, non tanto però da dissolvere i dubbi sulla campagna acquisti. Pochi i giorni rimasti per rimediare.

Nell’Inter a Pescara esordisce dall’inizio Cassano, in tridente con Sneijder e Milito. E il talento di Bari Vecchia dialoga subito bene con i compagni di reparto. Suo l’assist per Milito che al 19’ vale il raddoppio. Solo 2’ prima Sneijder aveva aperto le marcature raccogliendo un cross di Milito. Bene i nerazzurri, volitivo ma distratto il Pescara. Gli abruzzesi sono spesso pericolosi e Castellazzi è chiamato agli straordinari da Cascione. Inter in pieno controllo nella ripresa. Pescara evanescente, Milito manca il colpo del tris. Non fallisce, invece, all’81’ Coutinho, cross di Milito, che fissa il 3-0.

Bene anche il Napoli che espugna 3-0 Palermo sulle ali di un primo tempo ben giocato. Traversa di Cavani a porta spalancata, poi, in pieno recupero, Hamsik duetta con Maggio e infila uno splendido diagonale. La ripresa mostra la pochezza in fase di costruzione della squadra di Sannino. Gli ospiti amministrano e colpiscono due volte nel finale: al 79’ Hamsik ricambia il favore a Maggio e l’esterno non sbaglia solo davanti a Ujkani; all’88’ Cavani conclude di testa un rapido contropiede. Napoli in grande spolvero al di là del risultato.

A Bergamo la Lazio scaccia i cattivi pensieri di un precampionato a corrente alternata. L’1-0 lo confeziona un intervento non ortodosso ma efficace di Hernanes su cross di Mauri al 17’. L’Atalanta graffia solo in avvio, poi l’undici di Petkovic non deve dannarsi l’anima per controllare il risultato. L’unica ombra sulla partita dei capitolini è l’incapacità di chiudere la gara, anche se la squadra di Colantuono non fa quasi nulla per approfittarne.

Avvio ad handicap per la Roma, fermata 2-2 in casa dal Catania. Il secondo esordio di Zeman in giallorosso non porta la vittoria, anzi riesce a evitare la sconfitta solo in pieno recupero. Sono i rossazzurri, infatti, ad andare in vantaggio ben due volte. Nel primo tempo la Roma non si ritrova e il Catania ne approfitta con Marchese (29’) e sfiora il raddoppio con Gomez (determinante Stekelenburg). I giallorossi cambiano faccia nella ripresa: subito palo di Osvaldo e al 59’ lo stesso oriundo argentino raggiunge il pari con una plastica rovesciata su lancio di De Rossi. Roma tambureggiante a caccia della vittoria. Gomez rovina i piani al 69’: stavolta il duello a tu per tu con Stekelenburg lo vince lui. La squadra di Maran pregusta il successo, anche perché la Roma sembra non averne più. Invece, al 91’ Nico Lopez, subentrato a Totti, segna in bello stile (pur con la complicità di una difesa svagata). Non finisce qui: un minuto dopo Castro colpisce la traversa e quasi ammutolisce l’Olimpico.

Partono col piede giusto Genoa e Chievo. I liguri si permettono il lusso di sbagliare un rigore nel primo tempo (fallo di Agazzi su Jankovic, Jorquera si fa ipnotizzare), premono molto e si affidano a un grande Frey per contenere le folate del Cagliari. Nella ripresa Merkel (51’) sfrutta un pasticcio dei sardi per siglare il vantaggio. Frey chiude la porta a Rossettini e all’85’ Immobile chiude i conti per il 2-0. A Verona il Bologna regge solo un tempo ai clivensi. Poi Pellissier (65’, era la sua 300.ma partita in A) e Cruzado danno la giusta dimensione ai quanto visto in campo. L’espulsione di Perez (87’) arriva a risultato acquisito ed è figlia dell’incapacità dei felsinei a sviluppare gioco.

Reti bianche fra Siena e Torino. Una traversa di D’Agostino su punizione è l’unico sussulto in una gara in cui le squadre hanno pensato a controllarsi senza osare.