Le armi a disposizione del presidente della Bce Mario Draghi per sconfiggere la speculazione sui titoli di Stato sono pesanti e efficaci ma il loro utilizzo, si è visto, è regolato da diversi limiti e veti non solo tedeschi e si ignora ancora quali e quante saranno le munizioni che potrà sparare.
La Germania non è l'unica infatti a dubitare di un programma di acquisti illimitati e 'in bianco' dopo che quello dello scorso anno, benché più ridotto e regolamentato, non e' valso a spingere i governi sulla strada delle riforme. Lo stesso Draghi ha più volte sottolineato le 'strette condizioni' cui sono soggetti gli acquisti dei titoli di Stato, posizione identica a quella della Germania.
Il diavolo però si nasconde nei particolari. I comitati della Bce sono al lavoro per trovare una quadratura del cerchio senza mettere eccessivamente all'angolo la Germania. L'indiscrezione dello Spiegel di un tetto agli interessi per Spagna o Italia è stata affondata dalla smentita Bce ma il quotidiano Daily Telegraph continua a insistere che l'ipotesi è qualcosa di concreto su cui si sta lavorando. Certo, resistenze tedesche a parte, è difficile individuare una soglia corretta, ma oltretutto occorre definire l'entità' e la durata dell'azione Bce.
La Spagna vorrebbe l'ipotesi più ampia e potente: acquisti illimitati di titoli senza durata, ma la richiesta appare remota per i rischi che questo potrebbe portare all'inflazione e al bilancio della banca centrale. Francoforte potrebbe come alternativa fissare una quantità fissa sebbene molto elevata al programma di acquisti, così come è stato fatto dando un limite alla potenza di fuoco dell'Esm/Efsf. Si eviterebbe così di far firmare una cambiale in bianco, rassicurando la Germania e la Bundesbank.
Di certo ci sono quindi fino a ora le dichiarazioni del presidente della Bce alla conferenza di inizio agosto: la Bce interverrà in maniera trasparente sui titoli a breve e solo nel mercato secondario dopo una richiesta formale di aiuti da parte dello Stato in difficoltà, che dovrà firmare così un memorandum.