Il rover in attività su Marte


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Primo 'colpo di laser' di Curiosity

Polverizzata una roccia per studiarne la composizione curiosity_296

Il rover Curiosity della Nasa ha colpito per la prima volta con il suo fascio laser una roccia marziana polverizzandola, per studiarne la composizione.

Curiosity, che è atterrato su Marte due settimane fa a caccia di tracce di vita sul pianeta rosso, ha colpito la roccia 'Coronation' con 30 impulsi laser, della durata complessiva di 10 secondi. Ogni impulso, emanato dallo strumento ChemCam (Chemistry and Camera) e dell'energia di milioni di watt, ha eccitato gli atomi nella roccia trasformandola in un plasma ionizzato e incandescente.

Lo strumento ChemCam, dopo aver colpito la roccia ha poi catturato la luce della scintilla con un piccolo telescopio e ha analizzato, con tre spettrometri, gli elementi che compongono la roccia.

L'obiettivo di questo primo utilizzo del laser di Curiosity su Marte e' calibrare lo strumento, tuttavia, sottolineano gli esperti della Nasa, il test può portare a delle sorprese. I ricercatori vogliono verificare, infatti, se la composizione della roccia e' cambiata con il progredire degli impulsi. Se così fosse, rilevano gli esperti, questo cambiamento indicherebbe che la polveri o altri materiali su Marte potrebbero rivelare una diversa composizione sotto la superficie.

''E' sorprendente che i dati sono anche migliori rispetto ai test fatti sulla Terra'' ha osservato uno dei ricercatori che lavorano alla missione, Sylvestre Maurice dell'Istituto francese di Ricerca in Astrofisica e Planetologia (Irap) a Tolosa, in Francia. ''I dati sono cosi' ricchi - ha aggiunto - che ci aspettiamo grandi risultati dai migliaia di obiettivi di ChemCam previsti nei prossimi due anni''.

La tecnica usata da ChemCam, chiamata spettroscopia con ripartizione indotta dal laser e usata per la prima volta un altro pianeta, è stata utilizzata per determinare la composizione di materiali in altri ambienti estremi, come all'interno di reattori nucleari e sul fondo del mare, e ha avuto applicazioni sperimentali nel monitoraggio ambientale e nella rilevazione delle cellule del cancro.