Sono 5.375 gli incendi boschivi divampati dall’inizio dell’anno, che hanno percorso 33.620 ettari di superficie (20.314 ettari di superficie boscata e 13.302 ettari di superficie non boscata).
Secondo i dati, ancora provvisori, forniti dal Corpo forestale dello Stato, dal 1 gennaio al 12 agosto 2012 il numero dei roghi è aumentato di circa il 79% rispetto all’anno precedente. In consistente aumento risulta anche la superficie totale percorsa dalle fiamme, che cresce di circa il 104 % rispetto al 2011. In particolare si registra un maggiore incremento (+146%) delle superfici boscate rispetto a quelle non boscate (+61%).
Tra le ragioni dell’aumento vi è l’incremento degli incendi boschivi in inverno e in primavera, dovuto alle particolari condizioni climatiche e ai conseguenti fattori predisponenti sfavorevoli che hanno interessato alcune regioni settentrionali (Lombardia, Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia) e centro-meridionali (Toscana, Campania, Calabria, Lazio, Basilicata). In queste regioni si è, pertanto, verificato un aumento del 130% rispetto alla media del periodo. Complessivamente, con riferimento alla data del 12 agosto 2012 e ferme restando le gravi situazioni registrate in Sicilia i cui dati non sono ancora quantificabili, le maggiori criticità si riscontrano in Sardegna (805), Campania (677), Calabria (635), Puglia (560), Toscana (504) e Lazio (467): in queste regioni si sono concentrati ad oggi quasi il 70% del totale degli eventi e delle superfici totali percorse dal fuoco.
Si registra rispetto all’anno precedente un lieve aumento (+ 14%) della superficie media percorsa dal fuoco per incendio. La superficie media si attesta a 6,2 ettari, un dato comunque ben al di sotto della media di lungo periodo quarantennale (12 ettari), ad indicare l’efficienza della macchina organizzativa messa in campo per contrastare l’emergenza incendi.
SCHIERAMENTO DEI MEZZI
A difesa dei boschi italiani e per le altre emergenze ambientali, anche nel giorno di Ferragosto, il Corpo forestale dello Stato ha predisposto 12 mezzi aerei, distribuiti in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Umbria e 616 pattuglie pronte a intervenire, dirigere e coordinare le azioni di spegnimento degli incendi boschivi. Oltre 1.570 unità saranno schierate in tutta Italia per vigilare sul territorio e contrastare gli illeciti a danno dell’ambiente, avvalendosi di 611 mezzi su strada. I Forestali vigileranno anche sul mare con 2 mezzi navali per tutelare i tesori marini più importanti del nostro Paese.
LE REGIONI E GLI INCENDI
La mappa dei roghi identifica la Sardegna come la regione più colpita con 805 incendi nel periodo 1 gennaio – 12 agosto 2012. Seguono la Campania (677), la Calabria (635), la Puglia (560), la Toscana (504), il Lazio (467), la Lombardia (249), la Liguria (245), la Basilicata (220), il Piemonte (188), il Friuli Venezia Giulia (151), l’Umbria (125), il Veneto (117), l’Abruzzo (110), il Molise (109), l’Emilia Romagna (108), le Marche (52), il Trentino Alto Adige (44), la Valle d’Aosta (9). La più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco è in Puglia (6.384 ettari). Seguono la Calabria (4.263), il Lazio (3.456), la Sardegna (3.314), la Basilicata (2.960), la Campania (2.760), il Piemonte (2.200), la Toscana (1.812), l’Umbria (1.270), la Lombardia (1.182), la Liguria (1.069), l’Abruzzo (911), il Friuli Venezia Giulia (749), il Molise (577), l’Emilia Romagna (313), il Veneto (204), le Marche (93), la Valle d’Aosta (53), il Trentino Alto Adige (50).
L'ATTIVITÀ INVESTIGATIVA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Dal 1 gennaio al 10 agosto 2012 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 295 persone per il reato di incendio boschivo: 288 le persone denunciate a piede libero e 7 le persone arrestate. Inoltre, la potenziata attività investigativa ha fatto registrare un aumento di oltre il 40% nel numero degli autori identificati del reato di incendio boschivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul totale delle comunicazioni di notizie di reato emesse finora nel 2012, il 10% è relativo ad eventi dolosi, mentre il 90% si riferisce ad eventi colposi. Nelle aree più colpite dagli incendi, come la Campania, la Basilicata, la Calabria e la Puglia, il Corpo forestale dello Stato ha messo in campo, dal 2010, 19 mezzi speciali (Centrali Operative Mobili, Comandi Stazione Mobili, Laboratori Mobili) assegnati agli Uffici territoriali della Forestale, per il presidio e il monitoraggio del territorio durante il periodo di maggiore criticità.
Oltre 250 unità di personale sono state formate per l’impiego dei mezzi speciali e hanno dato un significativo contributo alla lotta contro gli incendi boschivi. I Comandi Regionali hanno provveduto per l’anno 2012, ad assicurare che siano impiegate almeno 2 unità di repertatori e di investigatori per provincia, coordinati dai 113 funzionari che sono stati appositamente formati, con uno speciale modulo di “Esperto in Investigazioni Antincendi Boschivi”, al fine di aumentare la capacità di coordinamento info-investigativa dei reparti territoriali, dedicati alle attività di repressione del reato d’incendio boschivo.
Il numero di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il nostro patrimonio naturale è il 1515. Fino al 10 agosto sono giunte a questo numero oltre 52mila chiamate, la maggior parte delle quali (oltre il 65%) sono state segnalazioni di incendi boschivi e richieste di soccorso.
IL BILANCIO DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA IN MATERIA DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Nel periodo gennaio-giugno 2012 complessivamente si assiste a un aumento degli illeciti accertati rispetto al 1° semestre dell’anno precedente: in particolare il primo semestre del 2012 ha visto il personale forestale svolgere, su tutto il territorio nazionale 354.593 controlli, che hanno coinvolto l’accertamento a carico di 95.805 persone e di 17.472 veicoli. Nello stesso periodo sono stati complessivamente accertati 7.081 reati, mentre le persone denunciate sono state 5.008.
Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 15.637 per un importo complessivo notificato pari ad oltre 45 milioni di euro; quest’ultimo dato appare particolarmente significativo, poiché ammonta a più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.