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Vatilieaks: Gabriele, dall'arresto al rinvio a giudizio

A maggio l'arresto, di cui non si è mai saputo, dell'informatico Sciarpelletti

Queste le tappe della vicenda che ha portato al rinvio a giudizio per furto aggravato dell'aiutante del Papa, Paolo Gabriele e per favoreggiamento del tecnico informatico Claudio Sciarpelletti. Il coinvolgimento di quest'ultimo nelle indagini si e' risaputo soltanto oggi, quando il Vaticano ha pubblicato la requisitoria e la sentenza di rinvio a giudizio:

- 23 MAGGIO - Paolo Gabriele, aiutante di camera di Benedetto XVI viene arrestato il 23 maggio nell'appartamento in cui vive con la sua famiglia, dentro le mura vaticane, nell'ambito dell'inchiesta sulla pubblicazione di documenti segreti vaticani. La notizia resta riservata e solo la mattina del 25 maggio viene resa pubblica.

- Il 24 MAGGIO gli inquirenti dispongono perquisizioni nell'ufficio di Sciarpelletti, dopo di che lo arrestano. L'impiegato vaticano resta una notte in cella in Gendarmeria e poi gli viene concessa la liberta' provvisoria. Niente di tutto cio' trapela al di fuori del Vaticano.

- Il 25 MAGGIO la Sala stampa vaticana comunica che nell'ambito delle indagini sui Vatileaks e' stata arrestata una persona: ''un laico'', precisa il comunicato, senza rivelarne il nome.

- Il 26 MAGGIO padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, comunica: ''Confermo che la persona arrestata mercoledì sera per possesso illecito di documenti riservati, e' il signor Paolo Gabriele, che rimane tuttora in stato di detenzione''. E' la prima volta che il nome dell'ex aiutante di camera viene ufficialmente comunicato ai giornalisti.

- 5 GIUGNO - Primo interrogatorio formale di Paolo Gabriele nell'ambito di un'Istruttoria che restera' fine alla fine coperta dal segreto. Gabriele subira' altri due interrogatori.

- Il 28 GIUGNO viene interrogato Sciarpelletti, che conferma come suo avvocato di fiducia Gianluca Benedetti, presente all'udienza.

- 1 LUGLIO - Paolo Gabriele ottiene gli arresti domiciliari nel suo appartamento dentro la Città del Vaticano, dove vive con la moglie Manuela e i tre figli. ''Ha collaborato molto ampiamente, fin dai primi momenti, con gli inquirenti e con il giudice istruttore'', dichiarano i suoi avvocati: Carlo Fusco e Cristiana Arru. Gabriele inoltre e' stato ascoltato a lungo dai tre cardinali della commissione creata dal Papa per far luce sulla fuga di documenti coperti dal segreto d'ufficio, che indaga su tutti gli uffici e gli organismi di curia.

- Il 13 agosto il Vaticano annuncia il rinvio a giudizio di Gabriele per furto aggravato e di Sciarpelletti per favoreggiamento. Ma la istruttoria e' a una conclusione solo ''parziale'': non si escludono altre imputazioni per i due rinviati a giudizio ne' indagini su altre persone, per altri capi di imputazione. Vatileaks non e' chiusa.