Da aiuti banche Spagna a spread


Stampa

Ue, le sfide di fine agosto

Speculazione ha concesso tregua, ma allerta resta alta h

La prima metà di agosto può essere archiviata con un generale sospiro di sollievo: la guerra dei mercati ha chiuso la sua seconda settimana in attivo e nella 'fortezza' europea si è rafforzata la convinzione che almeno fino a dopo Ferragosto la speculazione concedera' una pausa. Il livello di allerta resta comunque altissimo a Bruxelles e a Francoforte e i contatti tra le capitali restano costanti. Le principali sfide restano tutte da vincere.

SPAGNA SOFFOCATA DA SPREAD E BANCHE: abbassare il rendimento sui Bonos, che viaggia attorno al 7%, e salvare le banche strangolate dalla bolla immobiliare, è l'emergenza di Madrid che deve fare i conti anche con la forte crisi di liquidità degli enti locali. Per ora il governo Rajoy prende tempo: nessuna richiesta è partita per attivare il fondo salva stati Efsf in funzione anti-spread e neppure per concretizzare l'accordo gia' fatto con l'Eurogruppo fino a 100 miliardi di euro per il salvataggio delle banche. Per gli spread non si attendono novita' prima di fine estate, mentre trattative sono da giorni in corso per accedere ad una prima tranche di aiuti di 30 miliardi per ricapitalizzare Bankia e altri istituti di credito che rischiano il tracollo. Il negoziato e' incagliato sulle condizioni. Il memorandum d'intesa per gli aiuti prevede che anche per gli interventi d'emergenza sia fatta una domanda ''fondata e quantificata'' che deve passare al vaglio della Commissione Ue, della Bce e dei partner dell'Eurogruppo che possono imporre al governo spagnolo vincoli e tutele. La sensazione è che gli aiuti saranno chiesti entro la fine del mese, poco prima del vertice straordinario dell'eurogruppo - che fonti qualificate indicano per il 3 settembre - e la riunione del board Bce il 6.

GRECIA RESTA IN BILICO: ''Un'uscita della Grecia dalla zona euro non sarebbe auspicabile, anche se sarebbe gestibile''. Queste parole pronunciate pochi giorni fa dal presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker - che si recherà in missione ad Atene il 22 agosto - hanno dato il senso di quanta incertezza ci sia ancora sul destino della Grecia. La troika ritornerà ad Atene all'inizio di settembre con l'obiettivo di finalizzare le misure per 11,5 miliardi di tagli, di cui mancano all'appello 4. L'intenzione è quella di presentare un pacchetto ''solido e completo'' all'Eurogruppo dell'8 ottobre a Lussemburgo. Due nuove incognite si sono aggiunte. Il Fmi preme per tagliare ulteriormente il debito greco, al 100% del Pil anziche' al 120% entro il 2020, con un intervento di haircut dei bond ellenici che questa volta prevederebbe il coinvolgimento del settore pubblico (Osi), ossia Bce e banche centrali dell'eurozona. L'agenzia di rating S&P ha poi emesso previsioni fosche: Atene potrebbe aver bisogno di ulteriori aiuti per il 2012 e il debito greco raggiungere il 170% nel 2013 con un Pil in calo del 10-11% nel 2012-2013, rispetto al 4-5% previsto da Ue e Fmi.

AZIONE BCE CONTRO FEBBRE SPREAD: è durato poco l'entusiasmo per la nuova linea Draghi per un intervento non convenzionale della Bce sui mercati per evitare la frammentazione della zona euro provocata da differenze troppo troppo alte dei costi di finanziamento del debito, che colpisce soprattutto Spagna e Italia. Francoforte ha detto di essere pronta a intervenire per frenare gli spread, ma ha messo in chiaro che prima i Paesi devono mettersi in regola con le riforme e richiedere lo scudo europeo accettandone le condizioni: presupposti indispensabili perche' l'Eurotower possa affiancare i fondi salva stati Efsf-Esm. Madrid e Roma vogliono evitare lo stigma di un intervento della troika e stanno stringendo i denti per farcela da sole. La Spagna ha annullato l'asta dei titoli di stato del 16 agosto, confermando quelle del 21 e del 28 agosto. L'Italia terrà solo due aste (il 13 e 17) di titoli a breve (quelle a medio-lungo sono state cancellate) che potrebbero beneficiare dell'effetto deterrente dell'annuncio Bce di intervenire su questo segmento in quantità di fatto illimitata. Tutte le attese sono rivolte a Madrid. La speranza è che sistemando la Spagna, la quale grazie al basso debito ha esigenze di rifinanziamento limitate a meno di 100 miliardi annui contro i circa 500 dell'Italia, il contagio possa essere circoscritto e lo spread abbassato a livelli accettabili.