Legge Elettorale


Stampa

Mattarellum, provincellum e porcellum bis

Sono tante le posizioni in campo dei vari partiti e le proposte di riforma discusse. Si ripartirà il 29 agosto, quando tornerà a riunirsi, dopo la pausa estiva, il comitato ristretto camera_deputati_296

Sono tante, e a volte tramontano ancora prima di diventare disegni di legge, le ipotesi di riforma elettorale su cui da mesi i partiti cercano un'intesa. nel comitato ristretto a palazzo madama sono state presentate le proposte di partenza dei vari partiti ma altri schemi di legge elettorale sono stati discussi dagli sherpa di pdl-pd e udc.

Ecco le posizioni in campo dei vari partiti e le proposte discusse da cui si ripartira' il 29 agosto quando tornera' a riunirsi - dopo la pausa estiva - il comitato ristretto:
Pd - ha da tempo depositato una proposta di legge per il doppio turno alla francese. Si tratta di un sistema maggioritario con collegi uninominali. Il candidato per essere subito eletto deve superare il 50% piu' uno dei voti del Collegio. Se cio' non accade si va al secondo turno al quale accede chi ha superato il 12,5% nel collegio. A questo punto per essere eletti basta la maggioranza relativa. Il pd e' pronto a discutere ma ha due paletti: non vuole inoltre le preferenze e preferirebbe che il premio di maggioranza, almeno il 15%, vada alla coalizione vincente (come accade oggi).
Pdl - l'ultima proposta, gia' ribattezzata dal pd il 'porcellum 2', propone un premio di maggioranza del 10-15 per cento al primo partito e l'elezione dei parlamentari con le preferenze per almeno due terzi. Il partito ha anche dato disponibilita' a ragionare sul modello francese ma a patto che questo vada insieme all'elezione diretta del presidente della Repubblica, riforma che pero' il pd non vede realizzabile in questo scorcio di legislatura.
Udc - aperto al confronto su varie ipotesi anche se da sempre a favore della reintroduzione delle preferenze possibilmente anche di genere. Per evitare che il meccanismo sia viziato da clientelismi ha proposto un tetto alle spese per le campagne elettorali.
Idv - il partito di Di Pietro vuole il ritorno del mattarellum, un sistema elettorale misto: maggioritario a turno unico per la ripartizione del 75% dei seggi parlamentari unito per il rimanente 25% dei seggi assegnati al recupero proporzionale dei più votati non eletti per il senato attraverso un meccanismo di calcolo denominato 'scorporo' e al proporzionale con liste bloccate e sbarramento del 4% alla Camera.
Lega - Roberto Maroni ha presentato una proposta che prevede il premio di maggioranza alla coalizione che supera il 45%, la reintroduzione delle preferenze e una soglia di sbarramento innalzata al 4% su scala nazionale (in chiave regionale 6% in almeno tre circoscrizioni).
Provincellum - Una delle proposte discusse e' il cosiddetto provincellum, che ricalca il modello delle elezioni provinciali con i parlamentari eletti in parte (almeno il 50%) sulla base di collegi uninominali, ma proporzionali e in parte su liste bloccate 'corte' di tre o quattro nomi (come accade in Spagna).
Bozza Violante modificata - E' l'ultima proposta in discussione tra gli 'emissari' dei partiti. Prevede il premio di maggioranza anche se ancora non e' sciolto il nodo se al partito o alla coalizione, uno sbarramento al 5 per cento e l'elezione dei parlamentari con collegi uninominali e una quota di liste bloccate.