Alcuni attrezzi del Neolotico potrebbero fornire indizi utili alla gestione attuale degli effetti sul suolo dei cambiamenti climatici. Affrontare le conseguenze degli stravolgimenti del clima comporta una serie di sfide da fronteggiare, ma secondo uno studio internazionale potremmo ottenere numerosi suggerimenti dalle strategie utilizzate dai nostri antenati. L'intuizione e' arrivata dall'analisi di un gruppo di strumenti custoditi in un sito archeologico poco fuori Gerusalemme.
Gli attrezzi hanno fornito nuove informazioni sui modelli adottati per sfruttare il suolo in concomitanza di cambiamenti climatici estremi. Si tratta di consuetudini che hanno aiutato la popolazione ad adattarsi all'ambiente in continua evoluzione. Gli autori dello studio coordinato da Richard Yerkes dell'Ohio State University e Ran Barkai della Tel Aviv University hanno spiegato che "i campioni di questo sito forniscono informazioni preziose su come i primi esseri umani interagivano con l'ambiente mutevole ed erano in grado di stabilire sistemi sostenibili di gestione delle risorse.
Un esempio? Nell'8000 a.C. circa, gli abitanti dell'area utilizzavano pesanti assi per iniziare ad abbattere le foreste e creare campi e pascoli. Abitudine abbandonata quando queste attivita' hanno portato al degrado dei terreni e si e' passati a un clima piu' secco intorno al 6.600-6.000 a.C.". La ricerca e' stata pubblicata su 'Plos One'.