La crisi non si ferma neppure di fronte ai messaggi d'amore, soprattutto quelli floreali. In calo infatti i mazzi di rose rosse, gli omaggi in fiori, piante e tutto il verde ornamentale, vivai compresi. Il 2012 per il comparto florovivaistico nazionale infatti sara' un anno contrassegnato da un calo della produzione, soprattutto per i fiori recisi. Non solo per i fattori climatici, finora avversi, ma anche per effetto - fa sapere l'ismea - di crescenti fenomeni di disinvestimento, determinati tra l'altro da un mancato ricambio generazionale.
E' prevedibile che prosegua, anche nella seconda meta' del 2012, il calo delle importazioni sia di fiori, sia di fogliame e fronde ornamentali, non soltanto nei quantitativi, ma anche nei corrispettivi monetari. Sul fronte delle esportazioni e' atteso invece un risultato migliore sul piano economico, seppure a fronte di una probabile riduzione dei volumi di vendita. Riguardo ai consumi interni, i risultati di quest'anno confermano finora una buona richiesta in occasione delle ricorrenze, con un budget di spesa pero' ridimensionato rispetto allo scorso anno. Le difficolta' economiche non favoriscono ovviamente gli acquisti di fiori recisi, spiega l'ismea. E a subire gli effetti della crisi e' anche il comparto delle piante ornamentali.
Al riguardo, i dati piu' recenti confermano la cessazione dell'attivita' da parte di diversi garden center. Deludente, in generale, il bilancio del primo semestre 2012, con gli acquisti frenati dalle minori disponibilita' finanziarie delle famiglie italiane.
Nel dettaglio emerge, tra le diverse categorie, un andamento positivo delle vendite di piante fiorite da esterno, soprattutto di quelle stagionali, e delle specie aromatiche, sostenute anche dalle varieta' da orto, mentre segnano il passo, in questo primo semestre, le piante da interno, sia fiorite che verdi. Il mercato, in coincidenza con offerte vantaggiose o con condizioni climatiche favorevoli alla sistemazione di balconi o giardini, ha registrato anche brevi fasi di ripresa, confermate, seppure saltuariamente, da un crescente afflusso di acquirenti. Il fenomeno ha riguardato pero' quasi esclusivamente la grande distribuzione, generando di fatto pochi vantaggi per il dettaglio tradizionale e i garden center.