Otto mesi di altalena


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Lo spread torna ai livelli di novembre

Si avvicina al record di 574 punti c

Lo spread continua a salire: dal massimo storico dei 574 punti del 9 novembre scorso, alla scivolata sotto i 300 di marzo, fino al ritorno a 545 punti, di questa mattina. Il concitato andirivieni dello spread negli ultimi otto mesi, tra cambio di governo, attacchi della speculazione, tagli del rating, ha fatto del differenziale tra i rendimenti dei titoli italiani e tedeschi il vero protagonista della crisi.

Ecco, in sintesi, le principali tappe dell'altalena al di sopra e al di sotto dei 500 punti.

- 9 novembre: lo spread, da giorni vicino ai 500 punti nello scenario di un possibile addio di Berlusconi, supera la fatidica soglia, e tocca il record di 574 punti con il rendimento del Btp che schizza al 7,47%.

- 16 novembre: trascorre una settimana, il governo passa da Berlusconi a Monti, ma per lo spread non c'è pace: il differenziale sale a 530 punti con il rendimento ancora al 7%.

- 30 novembre: la svolta arriva con l'intervento delle banche centrali di mezzo mondo, che intervengono pesantemente per aumentare la liquidità. Lo spread mette la retromarcia e precipita a 474.

- 1 dicembre: il varo delle misure è alle porte e si fanno sempre più concreti gli impegni dell'Europa, il differenziale scende cosi' a 447.

- 5 dicembre: la corsa verso il basso (370 punti) prosegue all'indomani del varo della manovra.

- 16 dicembre: la Camera approva la manovra e lo spread, tornato nel frattempo sopra i 400 punti con il Consiglio europeo, si attesta sopra i 450.

- 19 dicembre: i mercati si scaldano per un possibile taglio al rating della Francia e lo spread vola di nuovo sopra 500.

- 23 dicembre: l'ok finale alla manovra Monti serve a poco, in assenza dell'intervento della Bce, e così lo spread si attesta a 515.

- 13 gennaio: Standard & Poor's taglia il rating dell'Italia e lo spread, nei giorni immediatamente precedenti, resta stabilmente sopra i 500 punti.

- 23 gennaio: inizia una lunga discesa del differenziale, che nel giro di dieci giorni si porta in area 400 punti anche sull'ottimismo dei mercati per una soluzione in Grecia.

- 1 marzo: sui mercati, anche grazie a qualche progresso a livello europeo, torna la calma e lo spread scende a 310 punti, il minimo da sei mesi, con il rendimento sul Btp che si porta al di sotto del 5% (4,95%) per la prima volta dal 24 agosto.

- 8 marzo: svolta nella crisi europea con la ristrutturazione del debito greco, la prima nell'Eurozona, e lo spread precipita sotto i 300 punti.

- 21 marzo: la tregua non dura molto. I timori sullo stato di salute della Spagna spingono di nuovo il differenziale sopra i 300 punti.

- 10 aprile: di pari passo con quello spagnolo, lo spread italiano supera anche i 400 punti.

- 16 maggio: dopo settimane in altalena intorno a quota 400 punti, la situazione precipita con l'annuncio di nuove elezioni in Grecia. Lo spread vola sopra i 450 punti.

- 12 giugno: l'annunciato salvataggio delle banche spagnole fa spostare l'interesse della speculazione sull'Italia e il differenziale tocca i 490 punti.

- 21 giugno: le aste vanno bene e lo spread scende a 400.

- 29 giugno: il primo accordo sullo scudo anti-spread taglia le ali alla speculazione e lo spread, che era lentamente risalito fino a 470, si riporta a 420.

- 5 luglio: la Bce taglia i tassi, ma lo spread, spinto dai dati negativi sull'economia reale, torna a correre portandosi a 460 punti.

- 9 luglio: all'indomani della polemica tra Monti e Squinzi sullo spread, il differenziale tira dritto e chiude a 475 punti.

- 10 luglio: l'accordo europeo sullo scudo anti-spread non ha effetti particolari sui mercati, con il differenziale che chiude a 460 punti.

- 13 luglio: Moody's taglia il rating all'Italia e lo spread sale a 479 punti.

- 20 luglio: è il venerdì nero, con la paura per il contagio tra Spagna e Italia: lo spread torna sopra i 500 punti e Piazza Affari perde il 5,8%.

- 23 luglio: non si arresta la tensione sui mercati, questa volta sull'ipotesi che la Grecia possa uscire dall'euro, e lo spread chiude a 516 punti, dopo aver toccato quota 524.