di Paola Scaramozzino
(p.scaramozzino@rai.it)
Ci sono tutte le tonalità del rosso, da quello fuoco al porpora fino al bordeaux scuro per la Fiera Campionaria Mondiale del peperoncino che per il secondo anno da domani e fino al 29 luglio, occuperà le maggiori piazze del centro storico di Rieti. Organizzata dall’Associazione del peperoncino di questa città con l’Ascom, la Camera di Commercio, la Coldiretti e la Fenacom, questo evento che già lo scorso anno ha attirato 100mila visitatori conta di aumentare il numero degli appassionati della preziosa spezia.
Sono più di 700 le varietà di peperoncino presenti e che vengono da tutto il mondo e fra queste non poteva mancare l’ormai rinomato diavoletto calabrese, lo Jalapeno coltivato in Mexico e il feroce Habanero dei Caraibi. Per l’occasione saranno ospiti i maggiori Paesi di produzione di quello che è stato definito “l’oro rosso della tavola” e cioè il Mexico, il Ghana e l’India. Non molto conosciuto in Europa e addirittura poco utilizzato nell’Italia settentrionale, il peperoncino che viene consumato nel nostro Paese arriva per l’80% da nazioni straniere ed è di bassa qualità. “Rieti cuore piccante” vuole essere anche da stimolo perché sia incentivata la coltivazione del “capsicum” in Italia.
A prendere subito in esame l’invito è stato Michele Placido. “Ho tolto un ettaro di vigneto dalla mia proprietà in Puglia, non sarebbe male convertire la coltivazione a peperoncino” ha detto. “Anch’io che sono del Nord – ha precisato Antonella Clerici – e che ho sempre usato il pepe, ho iniziato a usare il peperoncino per via di mia suocera che è di origine africana. E adesso lo metto dappertutto”. Tanti gli appassionati nel mondo dello spettacolo che sono presenti alla Fiera: da Pippo Franco a Sebastiano Somma, a Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo e ancora Lino Banfi, i Cugini di Campagna, Lando Buzzanca. Alla mostra mercato sarà possibile degustare e acquistare peperoncini e prodotti tipici a base dell’oro rosso ma ci saranno anche mostre fotografiche, convegni incontri, concorsi gastronomici, spettacoli.
Fra le novità di questa edizione ci sarà, come ormai si trova comunemente la carta degli oli selezionati in base alle loro caratteristiche, anche la carta del peperoncino basata sul grado di piccantezza. Infatti grazie a uno studio scientifico commissionato dall’Associazione del peperoncino di Rieti e dall’Assessorato all’agricoltura della Regione Lazio all’università di Perugia sarà presentata una nuova scala di misurazione del contenuto di capsaicina per una migliore utilizzazione del prodotto.
Del peperoncino si conosce ormai quasi tutto, dalle proprietà curative contro le malattie infiammatorie all’azione anti colesterolo e vasodilatatrice fino alla capacità di esaltare le pietanze salate ma anche quelle dolci. Ne sapevano qualcosa gli hatzaki che lo univano al cioccolato per farne una delizia per il palato ma anche un cibo fortemente afrodisiaco. E dallo chef Fabio Campoli , che ha inventato un menu tutto a base di peperoncino, due suggerimenti da dare a chi ama cucinare: una pasta al farro condita con una salsa di vino rosso ristretto al peperoncino e per dessert, del cioccolato fondente fuso al bergamotto con un “diavolillo” glassato. La fine del mondo: provare per credere.