Bravi al Nord, meno bravi al Sud. L'Italia delle prove Invalsi è un'Italia a due velocità: chi studia al nord e - in diversi casi - al centro ottiene risultati in linea con la media nazionale o addirittura superiori; meno brillanti invece le performance nel Mezzogiorno e nelle Isole. Lì i risultati sono al di sotto della media italiana. A misurare l'apprendimento degli studenti in italiano e matematica é il Rapporto sul Servizio nazionale di valutazione 2012, presentato a Roma. Alle prove quest'anno sono stati sottoposti circa 2,8 milioni di alunni (seconda e quinta primaria, prima e terza media e seconda superiore). Analizzando i dati raccolti in un campione di classi, emerge però che, rispetto alle misurazioni degli anni precedenti, specie nella scuola del primo ciclo, il divario territoriale si è ridotto grazie al contributo di Puglia, Abruzzo e Basilicata. Ma con il proseguo degli studi la forbice tra Nord e Sud non si chiude, anzi si allarga ulteriormente. In generale, le ragazze conseguono risultati migliori in italiano e peggiori in matematica rispetto ai ragazzi. L'origine immigrata, sia per gli allievi stranieri di prima generazione sia per quelli di seconda generazione, esercita un peso negativo per l'italiano, mentre assume un ruolo meno decisivo e non univoco per la matematica. In entrambi gli ambiti l'essere anticipatario o posticipatario rispetto alla condizione di allievo in regola nel percorso degli studi si traduce in uno svantaggio medio rilevante, specie nel caso degli allievi posticipatari.
Tra i bambini delle seconde primarie, i risultati più brillanti per l'italiano si ottengono in Toscana, Marche e Lombardia, per la matematica in Val d'Aosta, provincia di Trento e Puglia. Le maglie nere vanno invece rispettivamente a provincia di Bolzano, Campania e Calabria; Bolzano, Calabria e Sardegna. In quinta elementare l'italiano ha avuto ottime performance, tra gli altri, in Basilicata e Toscana, la matematica in Campania e nelle Marche. Meno buoni invece, in entrambi i casi, i risultati di Calabria e Bolzano. Nord in cima anche nelle prove di italiano (Friuli Venezia Giulia) e matematica (Veneto) di prima media, meno buoni i risultati di Calabria e Sicilia, un andamento che tende a confermarsi anche per le prove di terza media. Nel caso della seconda superiore, rimangono bassi i risultati di Calabria e Sardegna; brillano, invece, tra gli altri, Lombardia, Valle d'Aosta (italiano) e Veneto (matematica). I licei ottengono risultati mediamente più alti dei tecnici e questi a loro volta hanno risultati superiori ai professionali. Infine, per quanto riguarda il grado di difficoltà delle prove, in matematica gli alunni hanno, ad esempio, avuto più problemi con l'argomentazione delle loro risposte (scuola superiore), meno con "relazione e funzioni" (superiore) o la geometria (quinta elementare), in italiano sono andati meglio nei testi narrativi (prima media), mentre hanno dimostrato difficoltà con domande che richiedono un'interpretazione (superiori) o con la grammatica (prima media).