Rapporto Censis


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Cooperazione, un 'arcipelago' di 80mila imprese

Danno lavoro a oltre un milione di persone cooperativa_296

Un 'arcipelago' di circa 80 mila tra piccole, medie e grandi imprese, che danno lavoro a 1,3 milioni di persone. Si presenta così la cooperazione in Italia, una presenza "chiave" in molti settori strategici dell'economia, dal sociale alla sanità, dai trasporti alla logistica, dall'agroalimentare alla grande distribuzione, che inverte anche il 'tradizionale' rapporto Nord-Sud risultando più capillare nel mezzogiorno rispetto al Centro nord per il rilevante ruolo che svolge in agricoltura e, in parte, nel settore edile: a fronte di una media Italia di 12,3 cooperative ogni 10 mila abitanti, al Sud il dato sale al 16,3, contro il 10,5 del Nord Ovest, il 9,9 del Nord Est e il 9,6 del Centro.

E' questa la fotografia scattata dal Censis nel primo Rapporto sulla cooperazione italiana presentato nel corso della giornata celebrativa dell'Anno Internazionale ONU delle Cooperative. Le cooperative, infatti, si legge nel dossier, contribuiscono al 7,4% dell'occupazione creata dal sistema delle imprese in Italia. I settori in cui la cooperazione fornisce il suo apporto piu' rilevante sono il terziario sociale (dove il 23,7% dei lavoratori e' occupato in cooperative) e in particolare il settore sanita' e assistenza sociale (49,7%), il settore dei trasporti e della logistica (24% di occupati) e i servizi di supporto alle imprese (19,3%).

Le cooperative presentano dimensioni molto piu' consolidate delle imprese tradizionali, considerato che nel 2011, a fronte di una media di 3,5 addetti per impresa, le cooperative ne contavano 17,3. La cooperazione inoltre, dice ancora il Censis, "e' stato capace di reagire positivamente" alla difficile crisi economica "difendendo l'occupazione e cercando, dove possibile, nuovi spazi di mercato".

Ciononostante per il 2012 "le prospettive per le cooperative non sembrano destinate a migliorare piu' di tanto: la maggioranza (il 51,2%) si aspetta una situazione di ristagno mentre il 4% prevede addirittura la crisi per la propria cooperativa".Tuttavia le cooperative hanno dimostrato una "straordinaria tenuta occupazionale". Dal 2007 al 2011 l'occupazione creata dalle cooperative italiane e' aumentata dell'8% facendo lievitare il numero degli occupati tra soci e non soci da 1 milione 279 mila agli attuali 1 milione 382 mila in decisa controtendenza con il quadro nazionale.

A trainare l'aumento dell'occupazione e' stato il settore della cooperazione sociale, che ha registrato tra 2007 e 2011 un vero e proprio boom, con una crescita del numero dei lavoratori del 17,3%. Per questo, conclude il rapporto, la cooperazione e' "un modello innovativo per uscire dalla crisi". La dimostrazione non e' solo nella capacita' sul fronte occupazionale ma nella filosofia e nella logica di fare impresa diversa da quella tradizionale. 

I 'numeri' del mondo cooperativo vanno in questa direzione. Le cooperative nel Mondo danno lavoro a 100 milioni di persone e rappresentano 1 miliardo di soci; in Europa sono complessivamente 160 mila, danno lavoro a 5,4 milioni di persone e rappresentano 123 milioni di soci; in Italia invece le imprese dell'Alleanza delle Cooperative italiane rappresentano oltre il 90% del settore con 1,3 mln persone occupate, 140 mld di euro di fatturato, oltre 12 mln di soci.