Anniversari


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25 anni di Televideo

Il 12 gennaio del 1984, la Rai avviava la sperimentazione di questo servizio rivoluzionario. La telematica entrava così nelle case degli italiani j

E' il 12 gennaio 1984 quando la Rai avvia le trasmissioni sperimentali di Televideo. 25 anni fa era difficile pensare che nell’etere, già sovraccarico di segnali, programmi, emittenti televisive, impulsi via satellite, ci fosse ancora spazio per altre iniziative. Eppure, appena una settimana prima dalla partenza, Piero Angela, nel corso di una puntata speciale di ‘Trent'anni della nostra storia', annunciava l’arrivo di un nuovo servizio della Rai che andava ad affiancarsi alle normali trasmissioni delle tre reti.

Televideo entrava così nelle case degli italiani, proponendosi come un giornale quotidiano in video: centinaia di pagine (all’inizio 300) costantemente aggiornate sui più svariati argomenti, dalla cronaca all’economia, dai consigli ai servizi utili. L’industria era pronta a immettere sul mercato nuovi televisori equipaggiati con uno speciale telecomando in grado di ‘chiamare’ automaticamente le notizie desiderate senza disturbare le regolari trasmissioni delle reti. Una piccola rivoluzione che rendeva la telematica di uso domestico. E che portava in Italia, per la prima volta, il teletext, seppure in ritardo rispetto a paesi come Regno Unito e Germania. Ben presto, Televideo ebbe ragione del suo diretto concorrente, il Videotex, servizio a pagamento della Sip che, in luogo dell’etere, utilizzava come mezzo di trasmissione la linea telefonica. E in pochi anni, si contavano le case in cui non aveva ancora fatto il suo ingresso.

Su internet non è difficile, oggi, trovare un po' di amarcord sul suo avvento.
‘Io ho sempre fatto un grande uso del televideo per le notizie. Forse in vita mia ho usato più il televideo che la tv in senso tradizionale’- scrive nel blog di un sito web l’utente kikuyu- 'Me lo leggevo quasi tutto il televideo, comprese le rubriche. Internet era ancora molto lontana e a quei tempi il televideo RAI era una miniera di informazioni’.
‘Io ricordo i giochi del televideo, quelli che con il tasto apposito si poteva avere la soluzione’- ricorda blazer00.  
‘Molti anni fa, poco dopo l'avvio del televideo Rai'
- racconta l’utente ForestOne- la Philips mise in commercio un televisore dotato di una piccola stampante su carta termica incorporata (come quelle dei vecchi fax a rotolo) che permetteva di stampare le pagine del televideo'.
‘Da bambino andavo pazzo per Televideo- aggiunge Marco75- lo seguivo sempre. E quando mi ritrovavo a casa per malattia, la mattina, piuttosto di niente, guardavo a più rotazioni le pagine dimostrative (che andavano in onda dalle 10.00 alle 12.00 su tutte e tre le reti RAI)! Erano fantastiche le musichette di sottofondo!’.  

25 anni dopo la sua nascita, Televideo vanta quasi 900 pagine e un vasto numero di ‘lettori’ che ne fanno una delle fonti di informazione più usate. Tra i brand più riconoscibili della Rai, conserva una forte vocazione di servizio pubblico, che si esprime, in particolare, nelle missioni editoriali a favore dei non udenti, avviata nel 1986 e inaugurata con la sottotitolazione del film di Alfred Hitchcock ‘La finestra sul cortile’, e dei disabili visivi, cominciata nel 1990 attraverso il telesoftware, primo strumento grazie al quale i non vedenti hanno cominciato ad avere pieno accesso all’informazione testuale. Dopo Internet, dal 15 ottobre del 2008, infine, Televideo è sbarcato sul digitale terrestre, replicando il grande successo della versione analogica.