Foto di guerra e di città, da Reggio Emilia a Roma

Scatti sull'oggi e sulla storia

di Federica Marino
(marino@rai.it)

A pochi giorni dalla morte di Horst Faas, due volte premiato con il Pulitzer per la fotografia, tre mostre mantengono i riflettori su questa arte dei tempi moderni: a Reggio Emilia sono esposte le foto di guerra di Don Mc Culllin, mentre il MACRO di Roma espone quello che sarà il nucleo della nuova collezione fotografica del museo di arte contemporanea. Ancora a Roma, in una sede che può sembrare insolita, c’è la mostra del giovane fotografo olandese Roel Backaert.

Nei suoi scatti, il londinese McCullin documenta la “pace impossibile” del mondo dopo la seconda guerra mondiale: il primo atto è la costruzione del Muro di Berlino e la frattura così perpetrata nel cuore d’Europa, ma ci sono anche i conflitti che da lontano hanno scavato ferite nell’Occidente, e le tante guerre intestine, che dividono i popoli in nome della religione, si tratti di israeliani e palestinesi, di fazioni cristiane nemiche, di cattolici e protestanti. La pace impossibile, appunto, perché affidata a uomini attenti solo alle divisioni, alle differenze, e incapaci di guardare a ciò che li accomuna.

Accanto alle guerre, anche le catastrofi: il colera, l’Aids, la tubercolosi, la povertà e la lebbra, nei volti scavati che McCullin ritrae in Bangladesh , India o Africa; poi, come in un improvviso zoom al contrario, l’obiettivo si sposta e si concentra sulle contraddizioni britanniche: i cavali d Ascot e i cappelli delle signore della nobiltà accanto a disoccupati, senzatetto e gang di strada. A conclusione di un percorso rigorosamente in bianco e nero fatto di 160 scatti ci sono le immagini scattate negli ultimi vent’anni: nature morte, paesaggi notturni e invernali, le tribù amazzoniche immerse on un tempo diverso dal nostro e il tempo trascorso tra le rovine di Roma.

E Roma è anche la protagonista di Fotografia in collezione, scatti di dodici autori che dal 2003 si sono confrontati con il territorio della città per coglierne aspetti insospettati e filtrati dalla percezione individuale: accanto alla città storica germoglia e cresce così un’altra Roma, fatta di suggestioni e di nuovi punti di vista. Le opere provengono dalla Rome Commission, la sezione che il festival FotoGrafia dedica alla città nella kermesse autunnale, quest’anno all’undicesima edizione. Le foto in mostra rappresentano inoltre il nucleo iniziale e destinato ad ampliarsi di una collezione permanente che sarà ospitata al Macro, Museo di arte contemporanea di Roma.

In chiusura – è visitabile fino al 20 maggio - la mostra di Roel Backaert. Nella sede dell’Ance –Associazione nazionale dei costruttori edili, foto di case, oggetti e paesaggi “fatti dall’uomo” ma che sembrano atemporali e abbandonati dai loro creatori, come se, una volta create, le cose esistessero per sé e ormai svincolate dalla loro origine e funzione.




Don McCullin.Fotografie della guerra e della pace, 1958/2011
Reggio Emilia, Palazzo Magnani
Fino al 15 luglio

FOTOGRAFIA in collezione
Roma, MACRO –Project Room 2
Fino al 10 giugno

Roel Backaert – Out of obscurity. Exploration of the man-made landscape
Roma, sede ANCE
Fino al 20 maggio