Non si arrestano le aggressioni nei confronti dei funzionari del fisco e il clima agli sportelli e negli uffici è sempre più difficile. C'è preoccupazione ma anche rabbia perché su Equitalia e Agenzia delle Entrate si stanno scaricando tutte le tensioni legate alla crisi. La società di riscossione guidata da Attilio Befera ha deciso di reagire. "E' inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia - afferma una nota diffusa dopo gli episodi di violenza a Napoli e Milano e la minaccia a Roma con un pacco bomba - la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche, che hanno invece origini diverse e lontane e che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica".
Il premier Mario Monti non ha voluto commentare ma ha annunciato la sua visita, giovedì 17, all'Agenzia delle Entrate, dove incontrerà il direttore (nonché presidente di Equitalia) Attilio Befera e i vertici dell'amministrazione fiscale. Ad esprimere solidarietà sono i sindacati, preoccupati per le condizioni difficili di lavoro degli addetti al fisco. La società di riscossione ha puntato l'indice contro "la troppa superficialità con cui negli ultimi tempi si è associato a Equitalia il termine suicidio" e si è appellata a tutti, "istituzioni, media, società civile e mondo imprenditoriale" affinché "si impegnino per ripristinare quel clima di dialogo e collaborazione indispensabile per placare tali tensioni". Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, esprime tutta la sua solidarietà: la situazione "ci preoccupa e dovrebbe preoccupare tutti. Sta montando un clima nei confronti di chi fa questo lavoro". Anche la Cgil si dice al fianco dei lavoratori di Equitalia, "veri e propri servitori dello Stato".
Dagli uffici fiscali parla il direttore dell'Agenzia delle Entrate della Campania, Enrico Sangermano: "Attraversiamo un momento delicato, che ci amareggia e addolora profondamente. Ma siamo sicuri di svolgere quotidianamente al meglio il nostro lavoro, con la massima professionalità". I sindacati dell'Agenzia faranno un punto sulla situazione mercoledì. "Dobbiamo attivarci non solo per solidarietà ai colleghi - dice Renato Cavallaro, coordinatore generale per la Uil-Pa all'Agenzia delle Entrate - ma anche perché deve passare un messaggio diverso al Paese. I funzionari sotto assedio non sono altro che onesti lavoratori, da 1.300-1.400 euro al mese, con una grande professionalità e non meritano questo clima di odio".