di Juana San EmeterioSISTER
di Ursula Meier. Francia, Svizzera 2011, drammatico (Teodora Film)
Kacey Mottet Klein, Léa Seydoux, Martin Compston, Gillian Anderson, Jean-François Stévenin, Johan Libéreau, Yann Trégouët, Magne-Håvard Brekke.
In alto si scia felici, in basso, nella vallata, c’è povertà e miseria. Per Simon basta prendere la funivia per passare da un mondo all’altro. Forse.
In una località sciistica in Svizzera, immersa tra le nevi delle Alpi, tutte le mattine Simon prende la seggiovia e cerca di prendere più cose possibili che nasconde poi in piccoli anfratti, e il pomeriggio torna a casa. Simon ( uno straordinario Kacey Mottet Klein) è un ragazzino di dodici anni che si mimetizza tra le comitive dei turisti con casco, sciarpa e tutta da sci. Si muove con attenzione tra gli sciatori distratti per rubare attrezzature e qualcosa da mangiare. Simon vive nella vallata, nelle case popolari con Louise (Léa Seydoux), una ragazza più grande di lui che non ha un lavoro fisso, sua sorella. La giovane dovrebbe prendersi cura del fratello minore e invece le parti sono invertite ed è il ragazzino a passarle i soldi per mangiare ed uscire la sera con dei fidanzati improbabili. Ma non tutto è così come sembra.
Sister (L'enfant d'en haut), secondo film di Ursula Meier, regista franco-svizzera, presentato all'ultimo Festival di Berlino, ha ricevuto un Orso d'Argento speciale. La Meier costruisce intorno al giovane protagonista, un mondo di povertà e solitudine fino a svelare la sua fragilità nel suo disperato bisogno di essere amato. Simon è poco più di un bambino convinto che la sua abilità nei furti possa essere la sua ancora di salvezza. I soldi che si procura vendendo la refurtiva sembra che possano risolvere ogni necessità, anche affettiva come nella struggente scena in cui offre soldi alla ‘sorella’ per un abbraccio. Intanto viene l’estate e con il disgelo, i turisti se ne vanno con le illusioni di altro mondo possibile. La realtà torna con tutta la sua crudeltà a spiegargli che il rapporto con la ‘sorella’ Luise è l’unica cosa che ha ed quello che sembrava il mondo spensierato della stagione invernale si è sciolto con la neve.