''Insieme al risanamento dei conti pubblici, bisogna incrementare la crescita e il suo potenziale nell'area dell'euro attraverso riforme strutturali incisive''. Lo scrive la Bce nel bollettino di maggio: se il risanamento grava sulla crescita a breve, nondimeno favorisce ''gli investimenti privati e la crescita a medio termine''.
Per rafforzare la crescita nell'Eurozona, specie nei Paesi che hanno perso produttività e devono stimolarla, occorre "rafforzare la concorrenza nei mercati dei beni e servizi e la capacità di aggiustamento salariale e occupazionale delle imprese". La situazione finanziaria delle piccole e medie imprese nell'Eurozona ''e' deteriorata'' fra ottobre e marzo, con una disponibilita' di finanziamento esterno che si e' ''ridotta'' mentre ''aumentano i casi di rifiuto delle richieste di prestiti bancari'' con una politica delle banche ''assai prudente''.
"I mercati del lavoro dell'area dell'euro continuano a indebolirsi". Lo scrive la Banca centrale europea, dopo che il tasso di disoccupazione a marzo ha raggiunto il 10,9%. "I dati delle indagini - scrive la Bce - segnalano ulteriori sviluppi negativi nel prossimo futuro". Nel corso del 2012 l'economia dell'area euro dovrebbe registrare "una graduale ripresa" grazie alla domanda estera, ai bassi tassi d'interesse e alle misure anti-crisi adottate. Lo scrive la Bce, secondo cui "le prospettive economiche restano soggetto a rischi al ribasso, che riguardano in particolare l'intensificarsi delle tensioni nei mercati del debito dell'area euro".