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3 gennaio

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Michael Schumacher è nato a Hurt Hermuhleim il 3 gennaio 1969. Si è ritirato dalle gare di Formula 1 dopo il gran premio del Brasile nel 2006 con questi numeri: 249 gran premi disputati, 91 vittorie, 68 pole position, 153 podi, 76 giri veloci, 1.369 punti mondiali. E 7 titoli mondiali, di cui cinque consecutivi. L'ottavo l'ha sfiorato.

La sua carriera fotografata in 16 istantanee:
1991: la prima gara. A Spa sostituisce Gachot alla Jordan.

1992: la prima vittoria. Schumi ha 23 anni e sullo stesso circuito in cui ha esordito (Spa-Francorchamps) porta la Benetton alla vittoria. Gli addetti ai lavori dicono: questo ragazzo farà carriera. Litiga con Ayrton Senna.

1993: con la Benetton si conferma. Vince una sola gara ma getta le basi per la stagione successiva.

1994: il primo titolo mondiale, coronato da 8 vittorie in 14 gare disputate. Arriva ad Adelaide. Seguono polemiche, visto che in gara avrà con il rivale Damon Hill un incidente, e molti accuseranno Schumi di averlo fatto apposta.

1995: secondo titolo mondiale, conquistato al gran premio del Pacifico di Aida, in Giappone, questa volta senza polemiche: 9 vittorie su 17 gare disputate. L'8 agosto di quell'anno si sposa con Corinna Boetsch.

1996: passa in Ferrari. A gennaio fa il primo giro di pista, a marzo esordisce a Melbourne nel suo primo gran premio con una rossa, ad aprile firma la prima pole (a Imola), a maggio la prima vittoria (a Barcellona).

1997: l'immagine simbolo di quell'anno è il suo incidente con Villeneuve all'ultimo Gp, a Jerez, dove perde il titolo, la gara e la faccia perché cerca di prendere a sportellate la piu' veloce Williams. Sarà squalificato.

1998: la gara emblematica è quella di Spa, dove col gran premio ormai vinto e il mondiale in tasca va a tamponare la McLaren di Coulthard nel tentativo di doppiarlo. Ne segue un litigio storico, al limite della rissa.

1999: l'incidente. Durante il gran premio di Silverstone va a sbattere contro le barriere di protezione (guasto ai freni). Si frattura la gamba destra, viene ricoverato in ospedale.

2000: primo Mondiale con la Ferrari. Ma i momenti chiave di quell'anno sono due: prima i singhiozzi in sala stampa, dove non riesce a dire una parola, solo a piangere; poi le lacrime di gioia di Suzuka, dove riesce a prevalere sul rivale Hakkinen al termine di una gara sul filo dei centesimi.

2001: Secondo mondiale in Ferrari, il quarto per lui. A Budapest.

2002: Terzo mondiale in Ferrari, conquistato già a Magny Cours e alla fine dell'anno per lui le vittorie saranno addirittura 11 su 17 gare, e 7 pole. Ma quell'anno arrivano anche i fischi: li becca a Zeltweg per colpa di Todt e di un ordine di scuderia che impone a Barrichello di lasciare la vittoria al capitano.

2003: a Suzuka il quarto titolo consecutivo, conquistato su una Ferrari che porta il nome di Gianni Agnelli.

2004: Quinto titolo consecutivo, ottenuto a Spa dopo addirittura 13 vittorie su 18 gare. Praticamente vince da solo anche il titolo Costruttori. Per lui è il settimo mondiale in carriera. Nessuno come lui nella storia.

2005: la gara emblematica è la Cina, per sua stessa ammissione uno dei gran premi più brutti della sua carriera. 2006: nonostante il titolo mondiale solo sfiorato, Schumacher lascia da campione. E la gara più bella è quella di Monza: lui sul podio a festeggiare davanti a una marea di tifosi. In Brasile al termine di una gara eccezionale anche i tifosi di Senna gli tributano il giusto omaggio, perdonandogli di avere un giorno litigato con Ayrton.

2006: l'ultimo mondiale da pilota della Casa di Maranello. Si piazza secondo nella classifica piloti, a 13 punti dal vincitore, Alonso.

2007: non abbandona la Ferrari e prende parte ad alcune gare come superconsulente al fianco di Jean Todt. In novembre torna in pista da collaudatore. Resterà per tre anni.

2009: in luglio, in seguito all'infortunio di Felipe Massa, la Ferrari annuncia il suo ritorno in Formula 1. In agosto, però, rinuncia a causa di problemi al collo.

2010: torna in pista con la Mercedes

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Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.