A un anno dalla morte di Osama Bin Laden, ucciso il 2 maggio 2011 in Pakistan nel suo nascondiglio bunker ad Abbottobad dalle truppe speciali americane, al Qaida, la rete di terrore di cui fu principe, vive ancora ma sta cambiando pelle. E se del nuovo capo, il medico egiziano Ayman al-Zawahiri, si hanno sporadiche notizie, il network ha perso la struttura originaria centralizzata ed e' diventata una galassia, con basi e militanti soprattutto in Yemen, Algeria, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Sudan, Pakistan, Somalia, con cellule attive anche in altre zone del mondo.
Sul numero degli affiliati di al Qaeda ci sono diverse stime. Alcuni analisti considerano attivi un migliaio di terroristi addestrati al comando e ramificati in 40 diversi Paesi, altri parlano di non piu' di 300 capi militari.
Per gli esperti arabi, al-Qaeda si puo' dividere in due tronconi: il primo e' quella della vecchia generazione, rappresentata ormai da pochi militanti, provenienti per lo piu' dall'Arabia Saudita e dallo Yemen, che negli ultimi due anni si sono spostati nei 'santuari' piu' sicuri in Somalia, ed e' questo il caso di Mukhtar Robow, detto Abu Mansur, portavoce degli Shabab giunto in Somalia dopo aver trascorso anni in Afghanistan. Il secondo troncone e' invece quello composto dalle nuove generazioni di al-Qaeda , da terroristi che non sono mai stati in Afghanistan.
A unire le due generazioni e' il riferimento ideologico che resta quello di Sayd Qutb, l'ideologo dei Fratelli Musulmani egiziani e del radicalismo islamico, nei cui libri si trovano le basi dell'attuale pensiero jihadista.
Suoi allievi sono stati Osama Bin Laden e Ayman al-Zawahiri. Morto in carcere in Egitto nel 1966, le teorie di Qutb sulla necessita' di uccidere i capi di stato arabi considerati corrotti sono alla base delle fatwa emesse nei decenni successivi da al-Qaeda.
All'ideologo si ispira la Jama Islamiya egiziana, sorta negli anni Settanta da una scissione dei Fratelli Musulmani, di cui ha fatto parte al-Zawairi, e il palestinese Abdullah Azzam, vero mentore di Bin Laden negli anni della lotta contro l'occupazione sovietica in Afghanistan.
Ma ecco tutte le principali sigle di al Qaida:
AQAP E' nata nel gennaio 2009 dalla fusione dei gruppi attivi in Arabia saudita con l'ala yemenita del network. Ed e' nello Yemen che e' si e' radicata, facendo molti proseliti. Qui ha legami con le tribu' locali e controlla larga parte delle zone del sud.
AQMI - E' l'al-Qaeda del Maghreb islamico, che si e' costituita nel 2007 dalle spoglie del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento (Gspc). Controlla un'ampia area desertica tra Mauritania, Niger, Mali e Algeria. Tra i suoi obiettivi, la destituzione del governo algerino e la creazione nella regione di uno stato islamico. Dopo aver eseguito una serie di sanguinosi attentati, a partire dal 2009 Aqmi si e' dedicata soprattutto al sequestro di occidentali, diventato una delle sue principali fonti di finanziamento, insieme al traffico di esseri umani e di stupefacenti. Il suo leader e' Abdelmalek Droukdel.
ANDAR EDDINE e' il gruppo jihadista considerato vicino ad Al Qaeda cha controlla l'Azawad, la regione del nord del Mali teatro della ribellione tuareg. I talebani d'Africa, come sono gia' stati chiamati, si finanziano con traffici illeciti e cercano di comprare il consenso della popolazione locale, nell'obiettivo di realizzare il sogno di un Emirato islamico.
AL SHABAB - Sono invece riposte nell'Africa occidentale le speranze dei capi di al-Qaeda per la creazione di un emirato islamico dove potersi rifugiare e comandare. In Somalia gli Shabab hanno raggiunto il punto di massima espansione e controllano quasi tutte le province meridionali, ma pur avendo grosse disponibilita' di uomini e territorio, hanno evidenti problemi economici. Dispongono comunque di una polizia religiose per controllare l'applicazione della sharia. E' stato nel 2008 che sono stati diffusi sul web i primi video testamento dei kamikaze somali. Il primo leader dei Giovani Mujahidin somali e' stato Sheikh Aden Hashi Farah detto anche Ayrow, a cui ha fatto seguito nel 2008 Abu Mansur. Quest'ultimo e' stato sostituito di recente da Axmed Cabdi Goodane, meglio noto con il nome di battaglia di Mokhtar Ali Zubeyr.
BOKO HARAM - Sono i talebani nigeriani, autori di stragi e attentati a chiese e istituzioni delle Nazioni Uniti. Il loro obiettivo e' quello di islamizzare il nord del paese.
HAQQANI - E' il gruppo fondato dajalaluddin Haqqani, che ha basi nel nord del Waziristan pachistano.
Ma in questa regione oltre ai gruppi che si rifanno direttamente ad al-Qaeda , esistono altre formazioni islamiche che hanno la stessa ideologia jihadista pur avendo autonomia organizzativa. Agiscono in questo modo le formazioni terroristiche pakistane che hanno le loro basi operative nelle aree frontaliere a cavallo tra Pakistan e Afghanistan, e le organizzazioni costituite in funzione anti-indiana attive nel Kashmir, la regione al centro di un contenzioso storico tra Islamabad e Nuova Delhi.
Tra le organizzazioni terroristiche piu' pericolose Tehrik-e Taleban Pakistan (Ttp), Jaish-e Muhammad (Jem) e Lashkar-e Taiba (LeT), Lashkar-e Jangvi (LeJ) e Sipah-e Sahaba (SeS) ideologicamente riconducibili al movimento deobandi, una forma di Islam radicale molto vicina al wahhabismo saudita che ha influenzato gli estremisti delle aree tribali del Paese.
Abu Sayyaf e' il gruppo di Al-Qaeda nelle Filippine,. Obiettivo dei ribelli secessionisti di questo gruppo, fuoriusciti negli anni Novanta dal Fronte Islamico di Liberazione Moro (MILF), e' creare uno Stato islamico indipendente da Manila.