Torino-Lione


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Tav, chi ci 'guadagna' e chi ci 'perde'

Secondo l'analisi costi-benefici presentata dal commissario del governo Mario Virano, il nuovo collegamento ferroviario portera' benefici soprattutto per gli utenti: i primi a rimetterci tra gli utenti privati saranno invece le concessionarie autostradali treno_tav_296

Il nuovo collegamento ferroviario tra Torino e Lione portera' benefici soprattutto per gli utenti: i primi a rimetterci tra gli utenti privati saranno invece le concessionarie autostradali.

Secondo l'analisi costi-benefici presentata dal commissario del governo Mario Virano, i benefici per gli utenti nei primi 50 anni di esercizio della nuova tratta ferroviaria saranno pari a 30,5 milioni di euro (31,6 secondo le stime francesi). Il bilancio economico complessivo che tiene conto di tutti gli operatori interessati, e' invece leggermente positivo: solo 200 milioni di euro. "Il progetto - si legge nello studio dell'analisi costi-benefici - evidenzia un saldo contenuto, ma positivo in termini economici: i benefici aggregati interni al settore del trasporto passeggeri e merci bilanciano i costi di costruzione, esercizio e pedaggio nell'orizzonte temporale" di 50 anni dall'apertura del nuovo collegamento.

I benefici per gli utilizzatori - pari a 30,5 milioni - sono soprattutto a favore degli operatori logistici che beneficeranno di 29,7 milioni di euro: 39,9 per mancati costi di gestione flotta gomma; 10,6 milioni per mancati pedaggi autostradali; 7,4 milioni per guadagni in termini di tempo e affidabilita' anche se dovranno sopportare 25,2 milioni di euro in piu' per maggiori costi ferroviari e maggiori costi per 3 milioni di euro per il costo dell'autostrada ferroviaria.

Ma a fronte dei benefici per gli utilizzatori ci sono altri costi. I gestori della infrastruttura ferroviaria (posta che indica il costo degli investimenti, ndr) l'analisi di costi-benefici indica (in termini di valore attuale netto (van), un costo di 21 milioni di euro, ai quali si aggiungono i costi sopportati dalle concessionarie autostradali (9,5 miliardi per il calo del traffico a seguito del trasferimento del trasporto da 'gomma su ferro'.

A giovare della nuova opera saranno gli operatori ferroviari, con 6,3 miliardi di van nei prossimi 50 anni dall'apertura della nuova struttura, come anche l'autostrada ferroviaria che dovrebbe godere - secondo le previsioni - di benefici nell'ordine di un miliardo. E sempre nella sezione passiva del bilancio economico dell'analisi costi-benefici ci sono poi gli stati interessati che dovranno sopportare un costo di 7 miliardi.