Malati di lavoro


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L'era dei 'workhaolics'

A favorirne la crescita anche smartphone, pc portatili e tablet aziendali. Diventano trappole per chi ha già difficoltà a staccare la spina dal lavoro l

Aumentano i 'malati di lavoro', persone dipendenti dalla loro attivita'. A favorire la crescita dei cosiddetti 'workaholics' anche gli smartphone, pc portatili e tablet forniti dalle aziende che diventano trappole per chi ha gia' difficolta' a staccare la spina. Per scoprire e misurare questa forma di dipendenza un gruppo di ricercatori norvegesi, basandosi su dati raccolti in migliaia di interviste, ha messo a punto uno strumento, basato su uno speciale questionario, illustrato in uno studio pubblicato su 'Scandinavian Journal of Psychology'.

Cecilie Schou Andreassen, psicologa dell'universite' di Bergen, ha realizzato lo strumento diagnostico - battezzato scala di Bergen - puntando su 7 criteri di dipendenza specifici per il mondo del lavoro (tolleranza, visibilita', umore, ripiegamento su se stessi, conflitto, ricaduta e problemi), ma che si trovano anche nella maggior parte delle dipendenze (alcolismo, droga, eccetera). I criteri sono stati poi verificati su 12 mila lavoratori norvegesi di 25 diverse aziende e si sono dimostrati utili a determinare il grado di dipendenza (non dipendente, semidipendente, workaholic) distinguendo chiaramente tra 'malati di lavoro' e lavoratori motivati e psicologicamente sani.

"La 'scala di Bergen' - spiega Ce'cilie Schou Andreassen - puo' aiutare le vittime, facilitare eventuali terapie di un disturbo che non va sottovalutato. Ricerche precedenti hanno gia' dimostrato che il superlavoro provoca insonnia, stanchezza eccessiva, stress permanente e induce a conflitti in famiglia".

Sei un workhaolics? Per scoprirlo c'è un questionario
Il questionario si basa su 7 domande che prevedono 5 possibilita' di risposta: mai; raramente; qualche volta; spesso; sempre. Se le annotazioni 'spesso' e 'sempre' appaiono almeno 5 volte, c'e' un disturbo che va affrontato.

Ecco le domande:
1) Pensate a come potreste avere piu' tempo da dedicare al lavoro?;
2) Passate molto piu' tempo al lavoro di quanto previsto?; 3) Lavorate con l'obiettivo di ridurre il senso di colpa, di ansia, d'impotenza o di depressione?;
4) I vostri cari vi hanno gia' detto di ridurre il tempo dedicato al lavoro ma voi non li avete ascoltatati;
5) Vi sentite male o a disagio quando non potete lavorare?;
6) Trascurate i vostri hobby e piaceri a causa del lavoro?;
7) Il vostro lavoro ha ripercussioni negative sulla salute?.