di Sandro CaliceTHE AVENGERS
di Joss Whedon, Usa 2012, supereroi (Disney)
Robert Downey Jr., Samuel L. Jackson, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Chris Evans, Mark Ruffalo, Jeremy Renner, Tom Hiddleston, Paul Bettany, Gwyneth Paltrow.
Questo succede quando si affida il lavoro a un regista che ama i personaggi e ne rispetta la storia, che ne viene fuori un grande film.
“E venne un giorno, un giorno diverso dagli altri, in cui gli eroi più potenti della Terra si unirono contro una minaccia comune! Quello fu il giorno in cui nacquero i Vendicatori, per combattere quei nemici che nessun supereroe, da solo, avrebbe mai potuto affrontare”. Dal settembre 1963 è la scritta che apre il fumetto dei Vendicatori della Marvel, la cui prima formazione era composta da Thor, Hulk, Iron Man, Ant-Man e Wasp. Quel giorno è arrivato anche al cinema. Loki, il dio del male fratellastro di Thor, ha deciso di impossessarsi del Tesseract, il Cubo Cosmico, una fonte di energia infinita capace di trasformare in realtà i desideri di chi lo possiede e custodito e studiato dallo S.H.I.E.L.D, l’agenzia internazionale di spionaggio diretta da Nick Fury. E’ un pericolo che va oltre le umane possibilità, per questo Fury incarica l’agente Coulson di reclutare una squadra di eroi. Iron Man innanzitutto, il miliardiario playboy Tony Stark con la sua armatura ipertecnologica. Steve Rogers, la leggenda vivente, il Capitan America appena risvegliatosi dall’animazione sospesa in cui era caduto nella sua ultima battaglia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Bruce Banner, geniale scienziato e alter ego della potentissima e inarrestabile creatura chiamata Hulk. I due agenti scelti dello S.H.I.E.L.D. Clint Barton, l’infallibile arciere Occhio di Falco, e Natasha Romanoff, la letale Vedova Nera. A loro si aggiungerà Thor, tornato sulla Terra col suo martello incantato Mjolnir per fermare suo fratello. Sono i più grandi eroi della Terra, ma potrebbero non bastare contro un dio malvagio e il potere del Cubo.
Joss Whedon (“Buffy, l’ammazzavampiri”, “Serenity”) è innanzitutto un fan dei fumetti di supereroi, oltre che sceneggiatore per la Casa delle Idee – come viene chiamata la Marvel – di una serie degli X-Men. Questo gli ha consentito di tenere presente e tenere insieme, nella storia, tanto l’enorme patrimonio di continuità narrativa proveniente dai fumetti, quanto gli spunti e la caratterizzazione dei personaggi già creati per il cinema. I film tratti dai fumetti Marvel piacciono perché rispettano l’antica e fondamentale regola stabilita dal padre fondatore Stan Lee, quella di “super-eroi con super-problemi”, di esseri con capacità straordinarie, ma alla fine dei conti esseri umani con le loro debolezze, molto simili alle nostre. E perché consentono di raccontare storie poliedriche, come appunto fa “The Avengers”, che è un thriller, una spy story, un film di azione, di fantascienza, una commedia e perfino una storia romantica. Whedon intesse tutti questi elementi con passione e bravura, regalandoci le straordinarie scene d’azione che è lecito aspettarsi, sostenute però da una sceneggiatura brillante, mai sopra le righe, tesa, con momenti di pura comicità, da applausi in sala. Tutto gira alla perfezione, e "The Avengers" si candida a essere il miglior film tratto finora dai fumetti Marvel. Assolutamente vietato, ovviamente, perdere la scena dopo i titoli di coda.
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