Quanto è diffuso il commercio clandestino di fuochi pirotecnici?
Più di quanto si pensi. Anche perché non è un fenomeno confinato solo al Capodanno, ma esiste tutto l’anno. E’ molto lucroso, per chi lo conduce. Grazie all’elusione delle tasse sugli esplosivi, il margine di profitto è elevatissimo, che si approssima a quello derivante dal commercio di cocaina.
Si può quantificare questo profitto?
Il rapporto è uno a settanta, cioè investo 1 ricavo 70.
Chi fa parte di questo giro?
Chi per diversi motivi ha contatti con il settore della pirotecnia illegale e che acquistano abusivamente i prodotti esplosivi.
Chi sono in particolare?
Persone che sono solite fare dei servigi per piccole feste di famiglia, piccole feste di paese. Lavorano in assenza di regole e non rispondono all’autorità fiscale.
Si rischia la vita con questi prodotti?
Assolutamente sì. Recentemente abbiamo scoperto un deposito di fuochi d’artificio a Benevento, sotto una scuola elementare. A Grottammare, in un condominio, erano accatastati sotto ignare famiglie. Un’eventuale esplosione può causare danni fino a 300 metri di distanza.
E’ più pericoloso l’uso o l’accumulo di “botti”?
Entrambi. L’uso non causa danni alle strutture, ma alla persona che li maneggia. Il deposito può provocare il crollo di un palazzo.
Quanto si risparmia acquistando fuochi illegali?
Molto ma si guadagna di più. Il traffico illecito di materiale esplosivo, a livello internazionale, ad esempio permette di eludere le tasse per il trasporto e il loro sdoganamento, con un crollo consistente dei costi di distribuzione
Considerata la pericolosità dei botti illegali, un comune cittadino non dovrebbe avere alcun interesse ad acquistarli.
No, il contrario. Se voglio organizzare a casa mia una megafesta con tanti effetti pirotecnici, risparmio molto sull’Iva, non caricata sul prezzo di acquisto. Il calcolo è presto fatto.
Quanto è presente la criminalità organizzata
Nel meridione sembra dover gestire le feste e gli eventi pubblici di maggior respiro, nei quali si guadagna di più. Acquista da filiere illegali, che utilizza tramite persone di fiducia. Entra spesso nel traffico internazionale di questi prodotti. Ad esempio a Napoli arrivano candele dalla Cina, apparentemente perfette candele. In effetti sarebbero pirotecniche, ma non pagano la tassa di esportazione. E’ qui che si inserisce la criminalità organizzata.
I Comuni che organizzano feste pubbliche sono ignari?
Spesso a gestire le feste sono i comitati che raccolgono soldi e rispondono in modo informale all’amministrazione locale. E’ un giro tutto in nero. Anche per i privati è così. E’ un potere occulto. I maggiorenti vogliono i pirotecnici. I pirotecnici sono l’orecchio dei potenti.
Il giro di affari?
L’illecito, 50-80 milioni di euro all’ingrosso. Il legale è pari a quello illegale, con la differenza che è più, molto più sicuro.
Il consiglio per i cittadini
Possono rifornirsi con fiducia presso la grande e piccola distribuzione. Meglio controllare l’etichetta, che consente la libera vendita, e riporta tutte le indicazioni per un uso sicuro de fuochi. Se l’etichetta non c’è, è meglio non acquistarlo. Evitare l’accumulo in casa. Controllare sull’etichetta il peso netto del materiale esplodente, contenuto nel prodotto. Il massimo consentito per un uso domestico è non più di 500 grammi. Sempre purchè ci sia l’etichetta….
E. G.