Una miniguida in attesa dei chiarimenti


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Imu, poche certezze tra scadenze e calcoli

Bisognerà aspettare fino a lunedì per tempi e modalità di versamento i

Il modulo e' pronto, ma per gli italiani alle prese con i calcoli sulla stangata della nuova Imu e' meglio riporre la penna. Almeno fino a lunedi'. Solo allora sara' presentato l'emendamento del relatore al decreto sulle semplificazioni fiscali, che chiarira' tempi e modalita' di versamento. Ma per evitare i disagi dell'ultima ora e' comunque importante raccogliere i dati che poi serviranno a pagare l'imposta. Ecco una mini guida per orientarsi nell'attesa dei chiarimenti definitivi.

- LE SCADENZE: Al momento l'acconto si paga il 18 giugno (il 16 cade di sabato) e il saldo il 17 di dicembre (il 16 e' domenica). Alla prima scadenza bisognerebbe pagare meta' dell'importo dovuto con le aliquote fissate dallo Stato (0,4% sulle prime case, 0,76% sugli altri immobili). La ripartizione in tre rate avrebbe l'effetto di modificare completamente importi e scadenze. Molto probabile e' cosi' l'arrivo di una terza rata dopo le vacanze, il 16 settembre.

- PRIMA O SECONDA CASA: E' l'altro nodo che dovra' essere sciolto. ''Ci stiamo ancora lavorando'', dice il relatore e presidente della commissione Finanze, Gianfranco Conte. Ma i Comuni hanno chiesto con forza una differenziazione, per evitare una mancanza di gettito. Al momento l'unica differenza tra prima e seconda casa e' rappresentata dall'aliquota (0,4% sulla prima, 7,6% sulle seconde) e dal fatto che le detrazioni sono riconosciute solo sull'abitazione principale (200 euro piu' 50 euro per ogni figlio a carico di eta' non superiore a 26 anni.

- NOVITA' PER AFFITTI CONCORDATI E CASE STORICHE: Per chi possiede un appartamento affittato con canone concordato o vanta una dimora storica sono in arrivo alleggerimenti alla 'pesante' Imu. Queste due tipologie di immobili, infatti, con la 'vecchia'' Ici potevano applicare aliquote ridotte. L'eventuale riduzione, se applicata sulle aliquote 'statali', avrebbe effetto fin dall'anticipo.

- ATTENTI AI COEFFICIENTI, PREPARARE LE RENDITE: La manovra Monti ha deciso un aumento dei coefficienti catastali che servono ad adeguare la ''rendita catastale'' (che gia' va aumentata del 5%). E' quindi bene premunirsi in tempo delle 'vecchie' rendite, contenute nella visura o negli atti catastali, per evitare le code agli uffici del territorio, cosi' come accadde negli anni '90 quando ci fu l'adeguamento delle rendite. Al momento, per aggiornare i valori imponibili bisogna fare uno slalom tra le moltiplicazioni. Per le abitazioni e le pertinenze (Box, cantina, soffitta) il coefficiente passa da 100 a 160. Il valore contenuto nei documenti va quindi prima moltiplicato per il 105% (per adeguarlo all'aumento del 5% del passato). Il risultato va nuovamente moltiplicato per 160%. Il risultato finale e' il valore imponibile sul quale applicare le nuove aliquote.

- GIA' PRONTI I MODULI: L'agenzia delle Entrate ha gia' predisposto i modelli telematici, sostituendo la dicitura ''Ici'' con ''Imu'': l'obbligo di utilizzo, previsto solo nel caso di cambi di possesso degli immobili, scattera' da giugno. Inoltre, con un'apposita risoluzione, sono stati istituiti i codici necessari per il versamento dell'imposta e adeguato il modello F24 per i versamenti: i codici saranno attivati a partire dal 18 aprile.