Faccia a faccia governo-parti sociali


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Lavoro, sul tavolo contratti e ammortizzatori

I punti sui quali si cercano le prime intese. Poi toccherà all'art. 18 v

Riordino dei modelli contrattuali e riforma degli ammortizzatori sociali: questi i temi della Riforma del mercato del lavoro su cui oggi, al tavolo tra governo e parti sociali, si cerchera' di chiudere prime intese. Restera' poi da affrontare il nodo della flessibilita' in uscita, con la mina dell'articolo 18, tema lasciato ultimo nell'agenda del confronto.

- Tipologie contrattuali. Il ministro del Lavoro Elsa Fornero punta a ridurre la "flessibilita' malata" in ingresso nel mercato del lavoro con controlli e sanzioni, o anche formule di incentivo e disincentivo rafforzate da meccanismi "bonus malus", contro i contratti utilizzati impropriamente (come le associazioni in partecipazione, le false Partite Iva e i casi di contratti a progetto utilizzati per rapporti che sono sostanzialmente di lavoro subordinato). Va sfoltita, chiedono i sindacati, la giungla contrattuale (fino a 46 forme, conta la Cgil) che alimenta sacche di precarieta': Il governo punta a valorizzare l'apprendistato come contratto prevalente di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani agevolandolo, ma chiedendo che la formazione sia effettiva; mentre per il reimpiego di chi perde il lavoro, guardando alla delicata fascia degli over-50, si punta sul contratto di reinserimento.

- Ammortizzatori sociali. L'obiettivo e' una riforma profonda, da mettere a regime tra cinque anni. Si punta su un sistema su due pilastri, cassa integrazione e indennita' di disoccupazione. Per cancellare o dare una forte stretta alla cassa integrazione straordinaria (che per i sindacati puo' invece servire a difendere il rapporto diretto tra lavoratori e impresa, come accaduto con la chiusura di stabilimenti in molte crisi industriali) limitando la cig ai casi effettivi di un possibile reinserimento effettivo in azienda. Elsa Fornero vuole estendere le tutele a una platea di 12 milioni di lavoratori, estendendole a otto milioni di esclusi. Farlo senza tagliare le prestazioni avrebbe un costo che per imprese e sindacati va sostenuto anche con risorse pubbliche aggiuntive: il governo, che aveva preannunciato un sistema di finanziamento contributivo-assicurativo, ha poi accolto la richiesta e dovra' dare una risposta oggi.

- Politiche attive del lavoro: il governo punta a rafforzare la formazione e a legare il sussidio a un percorso di formazione e alla ricerca attiva di un lavoro.

- Occupazione femminile. Elsa Fornero e' molto sensibile al tema: ha annunciato sgravi fiscali per favorire l'occupazione femminile.