The Double
di Sandro Calice 
di Michael Brandt, Usa 2011, thriller (Eagle Pictures)
Richard Gere, Topher Grace, Tamer Hassan, Stana Katic, Stephen Moyer, Martin Sheen, Odette Yustman.
Un film può cambiare da un momento all’altro, deluderci o esaltarci all’improvviso. “The Double” rientra in questa categoria.
Un senatore degli Stati Uniti viene brutalmente e misteriosamente assassinato. Le modalità ricordano quelle di Cassius, celebre e imprendibile killer sovietico scomparso da tempo. La CIA decide allora di richiamare in servizio Paul Shepherdson (Gere), agente in pensione che ha dedicato tutta la vita a dare la caccia a Cassius e al suo gruppo di sei killer professionisti. Shepherdson li ha uccisi tutti e anche se non lo ha mai catturato è convinto che anche Cassius sia morto da tempo. Non la pensa così il giovane agente dell’FBI Ben Geary (Grace), che ha passato anni a studiare la vita del killer e che è convinto che Cassius sia tornato. Malvolentieri i due sono costretti a lavorare insieme. Ma più si avvicinano alla verità, più raccolgono indizi sulla doppia identità di Cassius, più il gioco diventa mortalmente pericoloso.
Al suo esordio alla regia, Michael Brandt è anche lo sceneggiatore di “The Double” insieme con Derek Haas, col quale ha già scritto “Quel treno per Yuma” e “Wanted – Scegli il tuo destino”, due film riusciti meglio di quest’ultimo. “The Double”, dove di nuovo i russi tornano a essere i cattivi, comincia bene e per la prima mezz’ora racconta una storia avvincente. Poi precipita. Nel senso che risolve la trama con precipitazione, dato che quasi subito ci viene svelato il mistero e il resto del film dovrebbe reggersi sulla tensione prima del colpo di scena finale. Ma a parte un credibile Richard Gere, anche i diversi personaggi non aiutano, delineati come sono in maniera sbrigativa. E resta in bocca il sapore dell’occasione persa.
>>> GUARDA IL TRAILER