di Nicola Iannello
Lascia tutto immutato in vetta la ventiduesima giornata di serie A, terza di ritorno. Pari senza reti sia per la Juventus con il Siena, sia per il Milan con il Napoli. I bianconeri sono sempre al comando con 45 punti, ma una partita in meno, con un punto sui rossoneri. Cadono le inseguitrici: l’Udinese a Firenze, la Lazio a Genova e l’Inter a Roma. Paradossalmente, i due pareggi casalinghi valgono un piccolo allungo per Juve e Milan, con la ‘Vecchia Signora’ che può contare anche sul recupero contro il Parma.
All’Olimpico di Torino divisione della posta senza gol tra Juventus e Siena. Conte torna al 4-3-3, con Pepe (sostituito per infortunio da Giaccherini prima dell’intervallo), Matri e Vucinic in avanti. Più prudente Sannino con Destro e Calaiò di punta. La prima palla gol arriva dopo 34’ minuti con un sinistro di Lichtsteiner, pescato dal solito Pirlo, che Pegolo alza in angolo. Scarsi i pericoli portati dalla capolista alla porta dei toscani. Al quarto d’ora della ripresa Conte prova Borriello per Vucinic. Alla mezz’ora è la volta di Quagliarella per Matri, ma la partita non si sblocca. La Juve resta capolista, Siena quartultimo a 20 punti.
Nessuna segnatura anche al ‘Meazza’ tra Milan e Napoli, al termine di una partita incandescente, soprattutto nella ripresa. Allegri schiera Van Bommel con Nocerino ed Emanuelson a centrocampo, Seedorf dietro Ibrahimovic e Robinho. Consueta difesa a tre per Mazzarri che in propone in attacco il tridente Lavezzi-Hamsik-Cavani. Napoli pericoloso con Lavezzi. Sull’altro fronte occasione per Emanuelson che calcia alto e per Robinho che conclude debole. Al rientro dagli spogliatoi, Amelia rileva Abbiati tra i pali del Milan. Robinho spreca una palla gol dopo un tocco a prolungare di Ibrahimovic, calciando a lato solo davanti a De Sanctis. Il portiere del Napoli blocca poi sulla linea un colpo di testa del brasiliano. Buon momento del Milan. Seedorf calcia alto dal centro dell’area. De Sanctis mette poi in angolo un perfido piatto di Ibra da appena entro l’area. Colpo di scena al 64’: rosso diretto per Ibrahimovic per una manata ad Aronica che stava discutendo con Nocerino. L’assistente Carriolato (sollecitato da De Sanctis che rimedia un cartellino giallo per proteste) richiama l’attenzione di Rizzoli che espelle lo svedese. Il Napoli prova a vincere la partita. Cavani mette fuori di testa un invito ghiottissimo di Lavezzi. Mazzarri inserisce Inler per Dzemaili e poi Pandev per Aronica, finendo la partita con quattro punte, ma i partenopei non danno l’impressione di avere il mordente giusto per portare a casa i tre punti. Milan pericoloso su un paio di calci d’angolo e addirittura in contropiede, con Robinho (subito prima di lasciare il posto a Maxi Lopez) innescato da Emanuelson che impegna De Sanctis. Ultimi minuti ad alta tensione, Rizzoli allontana anche l’allenatore rossonero Allegri. Il Milan rimane secondo, il Napoli è a quota 31 punti.
Sconfitta dell’Udinese al ‘Franchi’ al cospetto di una Fiorentina volitiva: finisce 3-2 per i viola. Difesa a tre e centrocampo a cinque per Delio Rossi che in avanti si affida a Jovetic e Amauri. Dispositivo tattico quasi speculare per Guidolin, per il quale le punte sono Floro Flores e Di Natale. Ed è proprio quest’ultimo a siglare il sedicesimo centro personale con un bel pallonetto a beffare Boruc (14’). Di Jovetic su rigore – mano di Benatia – il pari della Fiorentina (39’). Nel secondo tempo vantaggio viola con Cassani che di testa schiaccia in rete un cross da sinistra di Pasqual (56’). Benatia corona la sua giornata sciagurata con un secondo fallo da rigore, stavolta un’entrata su Jovetic: lo stesso montenegrino trasforma (84’): e fanno dodici reti per il gioiello della Fiorentina. Non serve il bel sinistro di Torje – subentrato a Basta nella ripresa – a raddrizzare la partita della squadra di Guidolin (89’), che si ferma a 41 punti, mentre la Fiorentina sale a 28, con una partita da recuperare.
Cade a ora di pranzo la Lazio in casa del Genoa. A Marassi finisce 3-2. Padroni di casa avanti addirittura 3-0, poi tentativo incompiuto di rimonta della squadra di Reja. Vantaggio dei ‘grifoni’ con colpo di tacco di Palacio (e fanno dodici) su calcio d’angolo (9’). A segno Jankovic su cross di Sculli (24’). Bis del serbo all’inizio del secondo tempo, approfittando di uno scivolone di Garrido. La Lazio si riorganizza e accorcia le distanza con Ledesma su rigore per fallo di Mesto su Lulic (53’), ma resta in dieci per l’espulsione di Diakité per offese all’arbitro. A nulla vale la rete di Gonzalez su assit di Klose (89’). Biancocelesti quarti a 39 punti, Genoa a 30 con una gara da recuperare.
Goleada della Roma a spese dell’Inter: 4-0. Lamela, Totti e Borini il reparto avanzato messo in campo da Luis Enrique. Ranieri fa debuttare dall’inizio Palombo nel centrocampo nerazzurro al fianco di Cambiasso, con Zanetti e Obi sulle fasce, Milito e Pazzini sono la coppia d’attacco. Juan apre le marcature con un colpo di testa su angolo da destra di Totti (13’). Raddoppio di Borini lanciato da Pjanic sul filo del fuorigioco; l’ex Chelsea dribbla Samuel e beffa Julio Cesar sotto le gambe (41’). Il giovane attaccante giallorosso concede il bis a inizio ripresa: mette a terra un lancio lungo di Juan, resiste al ritorno di Lucio e batte per la seconda volta il portiere brasiliano dell’Inter (49’). Quarto gol di Bojan, subentrato a Lamela, che fulmina Julio Cesar con un destro in diagonale dal limite dopo un’ottima difesa della palla (89’). Un punto nelle ultime tre partite per i nerazzurri che si fermano a 36, Roma a 34 con lo scampolo di gara col Catania ancora da giocare.
Successo casalingo del Palermo sull’Atalanta. Al ‘Barbera’ termina 2-1. Rombo a centrocampo per Mutti, con Budan e Miccoli di punta. Colantuono opta per il 4-4-2 con Tiribocchi e Gabbiadini attaccanti. La svolta poco prima della mezz’ora. Miccoli salta anche Consigli che lo atterra: rigore ed espulsione del portiere atalantino. In porta entra Frezzolini che rileva Tiribocchi. Miccoli trasforma dagli undici metri (29’): per il capitano sono dieci reti. Raddoppio rosanero da flipper nella ripresa: testa di Miccoli respinta da Frezzolini che si ripete sul tap in di Budan ma nulla può sul tiro ravvicinato del croato (49’). Dopo un palo di Silvestre per i padroni di casa, Moralez accorcia le distanze (56’). Altro legno del Palermo con Bertolo. Espulso il tecnico atalantino Colantuono. Palermo a quota 31, Atalanta a 23 con un incontro in meno.
Colpo del Parma a Verona: 2-1 al Chievo, così raggiunto in classifica a 27 punti. Moscardelli e Pellissier di punta nel 4-4-2 di Di Carlo. Più coperto Donadoni, con un centrocampo a cinque davanti alla difesa a tre; in attacco Giovinco e Floccari. Occasione Giovinco che calcia centrale su Sorrentino. Appena il tempo di riprendere le ostilità e la stessa ‘Formica Atomica’ porta in vantaggio i ducali: stop e sinistro che trafigge Sorrentino. Pareggio in mischia di Théréaux (50’). Decide la partita un episodio sfortunato per il Chievo: su punizione dalla destra del solito Giovinco, Luciano interviene goffamente e insacca nella propria porta (69’).
A quota 27 anche il Cagliari in virtù del pareggio 0-0 al ‘Piola’ di Novara. Difesa a cinque per Mondonico, al debutto casalingo dopo lo sfortunato esordio giovedì in casa del Chievo, in avanti Caracciolo e Mascara. Risponde Ballardini con il rombo a centrocampo ed El Kabir e Pinilla di punta. I piemontesi restano ultimi in classifica con 13 punti. Anche Lecce-Bologna termina senza gol. In panchina Bojinov, tornato in Salento dopo sette anni, in attacco giocano Muriel e Di Michele. Di Vaio è l’unica punta nella formazione di Pioli. Prima della mezz’ora Cosmi è costretto a sostituire il portiere Benassi, problema muscolare, con Julio Sergio. Alla mezz’ora del secondo tempo Carrozzieri lascia il Lecce in inferiorità numerica per doppia ammonizione. I felsinei salgono a 22 punti (una partita in meno), terzultimo il Lecce a 17.
Manca all’appello Cesena-Catania, unico rinvio di questo turno gelato. Si doveva disputare sabato, non è stata ancora decisa la nuova data.