Il colosso russo dice no all’Europa


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Gazprom taglia le forniture di gas

Lunedì comitato d'emergenza in Italia gazprom_296

Gazprom, il colosso russo del gas, ha ammesso oggi di non essere in grado di dare all'Europa occidentale le forniture supplementari richieste per far fronte all'emergenza maltempo. Anche oggi Snam Rete Gas registra dall'ingresso di Tarvisio un calo del 30% dei rifornimenti. Il ministero dello Sviluppo ha così convocato, ''in via cautelativa'' per lunedì il comitato di monitoraggio ed emergenza mentre contemporaneamente si e' attivato con gli altri paesi europei per compensare il calo delle esportazioni russe, con l'importazione di gas proveniente da Nord Europa e Nord Africa''.

Dopo un rimpallo di affermazioni contrastanti fra Mosca e Unione Europea oggi il Ceo di Gazprom Alexander Krulgov ha ammesso: ''Gazprom non e' attualmente in grado di fornire ai partner dell'Europa orientale i volumi di gas richiesti''. Krulgov ha assicurato che i volumi di gas previsti dai contratti di fornitura in corso con l'Europa vengono rispettati. Ma tuttavia, ha riconosciuto che, ''per alcuni giorni'' si sono dovute ridurre del 10% le forniture a causa del maltempo. Il numero uno di Gazprom ha anche assicurato che, appena finita l'emergenza, i rifornimenti ritorneranno ai livelli normali.

Contemporaneamente alle dichiarazioni di Krulgov sono arrivate attraverso la agenzia Ria Novosti le parole di Vladimir Putin. ''La priorita' di Gazprom - ha detto il primo ministro - e' quella di fornire il mercato nazionale''. Premesso questo, Putin ha chiesto a Gazprom di soddisfare le richieste europee una volta soddisfatte le necessita' interne. ''Vi chiedo di fare tutti gli sforzi per soddisfare le necessita' dei nostri partner stranieri, garantendo pero' l'obiettivo principale della compagnia energetica che e' quella di rispondere ai bisogni interni della Russia'' ha detto.

Nei giorni scorsi Gazprom e' stata accusata di aver tagliato le forniture di Gas all'Europa riducendo in particolare i flussi verso Germania, Polonia, Slovacchia, Austria, Ungheria, Bulgaria, Romania, Grecia e Italia. Da quattro giorni a questa parte il flusso di gas verso l'Italia e' in diminuzione. Ai punti di ingresso di Tarvisio gli arrivi di gas dalla Russia verso l'Italia sono via via diminuiti: dell'11% il primo febbraio, del 20% il giorno dopo e del 30% il tre febbraio e ancora oggi del 30%.

Nei giorni scorsi il direttore generale di Gazprom Export Alexander Medvedev ha accusato l'Ucraina, che controlla i gasdotti che trasportano il gas verso l'Europa, di ''assorbire quotidianamente volumi di gas equivalenti a 60 miliardi di metri cubi l'anno, una quantita' che supera significativamente i volumi contrattuali''.

Ieri l'Unione Europea ha attivato ''un gruppo di coordinamento per il gas'' ma non ha ancora fatto scattare il ''meccanismo di emergenza'' messo a punto dall'Ue dopo la crisi del 2009.

''Questo - ha spiegato ieri Marlene Holzner portavoce del commissario Ue all'Energia - entrera' in funzione solo se alla riduzione delle forniture dovesse aggiungersi anche l'impossibilita' del mercato di fare fronte alla domanda. Attualmente pero' - ha affermato Holzner l'Unione Europea non e' in stato di emergenza''.