di Rita Piccolini
Riscoprire le antiche professioni, la manualità, il saper realizzare concretamente i progetti creativi, dare vita alle idee, fare “moda”con le mani, l’ago il filo, i modelli. Vedere l’abito che prende forma sul manichino, non solo pensarlo, ma crearlo. E’ l’auspicio di Stefano Dominella, presidente del neo Comitato Sistema Moda, nato per valorizzare il ruolo delle imprese del settore tessile del Lazio.
Anche a questo dovrebbero dedicarsi i giovani, non solo a essere stilisti, insiste Dominella, che è anche il presidente della Maison Gattinoni e una figura di primo piano nel mondo dell’Alta Moda romana. Abbiamo tanti giovani stilisti che trovano sul palcoscenico della settimana di AltaRoma e nelle iniziative realizzata dalla presidente Silvia Venturini Fendi uno spazio adeguato. Ma mancano le sarte, le ricamatrici, le modelliste. Sembra che queste siano figure minori nel mondo dorato dell’Haute Couture, ma non è così. Sono proprio loro a rendere uniche le creazioni. Non sono figure del passato ma professioniste indispensabili per dare futuro a quello che è uno dei settori più proficui della nostra economia. A Parigi, racconta Dominella, il 22 novembre si festeggia tuttora Santa Caterina, patrona delle “Caterinette”, ossia le sartine che hanno reso la sorella d’oltralpe una capitale imprescindibile in quanto a stile e bellezza. Anche da noi va incrementata la rinascita di lavori “antichi” importanti, che diano un senso autentico alla definizione “fatto a mano”. E’ fondamentale per ridare slancio all’intero settore tessile della Moda e dell’abbigliamento a Roma e nell’intera regione. Questo è uno dei progetti ambiziosi del Comitato per dare slancio alla moda romana e italiana. Poi c’è l’internazionalizzazione, cioè il coinvolgimento delle grandi realtà internazionali esportatrici dei nostri prodotti: gli Stati Uniti, Hong Kong, il Brasile, il Giappone, che a Roma devono venire per trovare le novità di collezioni in pillole realizzate da imprese di piccole e piccolissime dimensioni, che rappresentano tuttavia l’eccellenza della produzione tessile e dell’abbigliamento. Si pensa soprattutto alla realtà del distretto della Valle del Liri , le cui aziende forniscono attualmente materiale anche per i grandi dell’Haute Couture francese, ma che devono essere valorizzate per l’originalità della propria produzione e avere un “brand” unico che dia loro identità e visibilità a livello internazionale. Poi ancora, entro il 2012, far ridiventare la città palcoscenico di una grande sfilata in uno dei meravigliosi siti storici che rendono Roma unica al mondo, per dare più “glamour” agli appuntamenti di moda nella capitale. “E una sfida - conclude Dominella - che accetto con entusiasmo”.
Il Comitato Sistema Moda, un laboratorio di idee per individuare progettualità e promuovere iniziative nel nostro territorio tese allo sviluppo dell’intero sistema moda, nasce nell’ambito di Unindustria. La conferenza stampa, a cui sono intervenuti il presidente Aurelio Regina, Rosella Sensi, assessore alla Comunicazione e Promozione di Roma Capitale con delega alla Moda, Silvia Venturini Fendi presidente di AltaRoma, è stata l’occasione per presentare per la prima volta un articolato e particolareggiato studio di settore sul sistema Tessile Moda e Abbigliamento di Roma e del Lazio elaborato dal centro studi di Unindustria. Le imprese attive nel Lazio sono 3.539, pari al 3,9% del sistema italiano. Il 76,2% del totale delle imprese regionali opera nel confezionamento di articoli di abbigliamento, il 12,6% nel comparto delle industrie tessili e il restante 11,3 % nella fabbricazione di articoli in pelle. Il 74,3% delle imprese, è localizzato a Roma, l’11,8 a Frosinone, il resto è suddiviso nelle restanti province. Nei primi mesi del 2010 le importazioni hanno registrato un incremento del 6,8%., le esportazioni un incremento del 39,5 %. Sono dati importanti, ma che vanno conservati e ampliati nonostante la crisi generalizzata.
Tutti d’accordo dunque a convogliare gli sforzi sulla rinascita del Sistema Moda a Roma. Cremonesi, presidente della Camera di Commercio, ha fatto suo l’impegno a essere “a fianco della Moda”, ponendo al centro dell’attenzione un mondo, quello dell’alto artigianato e dell’abilità manifatturiera, che le dia ulteriore sviluppo. E con questo auspicio si chiude la a settimana dell’Alta Moda capitolina.
Nell’ultima giornata, in calendario, i simboli della “rinascita”. Un grande dell’Alta Moda Italiana, a capo di una delle maison storiche di Roma, Renato Balestra; uno stilista del mondo dell’Alta Moda internazionale, il libanese Abed Mahfouz che sceglie Roma come palcoscenico mondiale; la “Jam Seasons” della giovane stilista Stella Jean, che si è affermata grazie al concorso Who is on Next; il futuro con la formazione dei giovani talenti dell’Accademia di Costume e di Moda.
Nella foto dall'alto, due modelli di Renato Balestra e una creazione della giovane stilista Stella Jean