di Rita Piccolini L’omaggio di Gattinoni all’euro, l’abito di Gianni Molaro, anch’esso dedicato alla nostra moneta gioia e dolore dell’intera Europa, che evoca la crisi in modo ancora più esplicito: è giallo oro, con il simbolo dell’euro ricamato tra le stelle sullo sfondo azzurro della bandiera europea, e tanto per non far venire dubbi a nessuno, ha stampate sul tessuto del vestito da sera le parole “spread” e “btp”. Nella testa dei creativi della moda c’è la crisi economica, che è il convitato di pietra di tutte le grandi sfilate di moda nel mondo. Roma, insieme a Parigi capitale dell’Haute Couture, non sfugge a questa problematica realtà.
Una crisi così profonda come quella attuale è difficile da ricordare, afferma Dominella, presidente di Gattinoni, a margine della sfilata. Nonostante ciò i numeri sull’export del sistema moda romano sono incoraggianti e confermano che l’importante è esserci e insistere sulla qualità dei prodotti.
L’export di prodotto tessili, abbigliamento, cuoio e calzature ha registrato a Roma, nei primi nove mesi del 2011, una crescita del 17,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Quindi una forte accelerazione dopo la brusca flessione del 2009. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di riferimento con oltre 30 milioni di euro, registrando una crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2009. Per valore di export del sistema moda romano il Giappone scivola al terzo posto, superato da Hong Kong, verso cui si registra un export di 25,1 milioni di euro. Tra i primi dieci principali mercati di sbocco entra per la prima volta la Cina, che importa da Roma beni legati al mondo della moda per un valore di 16,6 milioni di euro, in crescita del 65,4% rispetto ai primi nove mesi del 2010. Fin qui i dati positivi. Bisogna tuttavia considerare che l’ultimo trimestre del 2011 e probabilmente l’intero 2012 saranno invece caratterizzati da forti difficoltà acuite dalla tensione sui debiti sovrani della zona euro. Bisogna mantenere quindi alta la guardia e continuare a lavorare con impegno.
Le iniziative di Altaroma si susseguono e l’attenzione per quello che avviene nella capitale resta alta. Tra gli eventi più significativi della maratona di Alta Moda la premiazione al grande stilista Roberto Cappucci che riceve dal sindaco Alemanno La Lupa capitolina. Un riconoscimento importante per il più schivo dei nostri stilisti e per le sue creazioni che sono arte, lontane come sono da ogni logica commerciale.
Poi il progetto speciale RE/EDITION, quest’anno dedicato al genio creativo di Pino Lancetti, reinterpretato dalla giovane designer romana Caterina Gatta. Continua così il tributo ai grandi del passato, fonte inesauribile di creatività a cui attingere. Otto capi per otto diverse ispirazioni; non solo abiti ma anche foulard e un paio di scarpe, reinventati utilizzando tessuti vintage originali. Viene inoltre presentata una linea nuova di profumi per celebrare i 50 anni del brand. LANCETTI RE/EDITION contiene inoltre un’esposizione realizzata grazie alla collaborazione della Sovrintendenza ai beni culturali di Roma Capitale e al Museo dei Fori Imperiali e Mercati di Traiano:: una selezione di 24 capi tratti dall’archivio storico della Maison realizzati tra il 1970 e il 2000.
“Il mio sogno - ha dichiarato Silvia Venturini Fendi, presidente di Altaroma – rimane quello di rivitalizzare quei grandi nomi di maison storiche , con l’ingresso di nuova linfa creativa, e vederle tornare attive nel mondo della moda come succede già in altri Paesi. Roma con il suo immenso patrimonio culturale e sartoriale ha tutte le carte in regola per farlo e un immenso bacino a cui attingere”.
Per questo nella settimana dell’Alta Moda a Roma c’è molto spazio per i giovani. Nell’ambito del “Made i Who is on Next” la collezione CO/TE, ideata da Francesco Ferrari e Tomaso Anfossi, affronta già la nuova stagione invernale 2012/2013 proponendo alle donne di osare e di andare controcorrente con sovrapposizioni di tessuti e colori, laddove la crisi che impera prevederebbe un look austero e castigato.