I leader europei devono oggi dare il loro via libera al nuovo trattato intergovernativo per rendere piu' stringente la disciplina dei conti pubblici nazionali. Il "fiscal compact" o "patto di bilancio", che dovrebbe oggi essere concluso a 26 (escludendo il Regno Unito) stabilisce che la "regola d'oro" della disciplina, secondo la quale i paesi si impegnano ad avere bilanci in equilibrio, con un deficit strutturale pari al massimo allo 0,5% del Pil, sia iscritta "preferibilmente" nella Costituzione. La Germania ha dovuto accettare che, in quei paesi in cui questo avrebbe comportato una procedura troppo complessa e un referendum, la "regola d'oro" sia comunque inserita in una legislazione difficilmente modificabile.
Ecco i principali punti del trattato intergovernativo:
- Ogni Stato dovra' prevedere un "meccanismo di correzione automatica" in caso di superamento della soglia, con l'obbligo di decidere le misure correttive entro una certa scadenza.
- La Corte di Giustizia Ue verifichera' l'attuazione delle "regole d'oro" e potra' infliggere sanzioni fino allo 0,1% del Pil del paese inadempiente. La Corte non avra' invece il potere di sanzionare gli Stati direttamente in caso di deficit e debito eccessivo.
- In caso di deficit eccessivo, il cui limite resta fissato al 3% del Pil, sono previste sanzioni semi-automatiche; i paesi piu' "rigoristi" vorrebbero che questo si applicasse anche all'indebitamento globale, e questo e' uno dei punti ancora aperti su cui i leader decideranno.
- Ogni anno si terranno almeno due vertici riservati ai capi di Stato e di governo dell'Eurozona, ma tutti i paesi che firmeranno il trattato intergovernativo, anche quelli che non hanno ancora la moneta unica, saranno invitati almeno una volta all'anno. E' l'altro aspetto ancora da decidere, perche' la Polonia vorrebbe partecipare a tutte le riunioni.
- Il trattato intergovernativo, che sara' firmato definitivamente dai 26 in occasione del prossimo vertice dei primi di marzo, sara' applicato quando i primi 12 Stati l'avranno ratificato.