L'Alta Moda a Roma


Stampa

La salvezza dal cosmo?

Domanda impegnativa a cui Guillermo Mariotto, stilista di Gattinoni, vuole dare una risposta che, lo si evince dalla sfilata in Santo Stefano in Sassia, è indubitabilmente positiva

di Rita Piccolini

Neanche Mariotto sfugge alla suggestione dei Maya e alla loro profezia che, come in molti sostengono, non va letta necessariamente in termini catastrofici.

Forse il 21 dicembre del 2012 non segnerà la fine dell’umanità, ma sarà l’inizio di una nuova epoca, un nuovo Rinascimento. Forse arriveranno gli alieni con i loro guerrieri cosmici che, come novelli gladiatori, combatteranno per l’affermazione di valori nobili. Allora non facciamoci cogliere impreparati, mancano ormai pochi mesi, e che il bello, inteso come arte, cultura, raffinatezza, trionfi.

Parte così la sfilata, in una commistione suggestiva di futuro e passato remoto.

Dallo “Star gate” ai cui lati troneggiano due enormi alieni alati emergono le modelle, che sembrano ora ninfe, ora dee, ora principesse medicee. “Da Lorenzo il Magnifico ai nostri giorni - spiega lo stilista di Gattinoni- epoche di rivoluzioni e scoperte, di sfide e trionfi, di nuove conquiste. Protagoniste anche le donne. La classe, la grazia, il potere. Margherita d’Austria, Lucrezia Borgia, Isabella d’Este, Caterina Sforza”.

Ecco allora fanciulle soavi, che evocano la Primavera di Botticelli o la dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci, ma provengono da universi siderali.

Le loro tuniche corte sono leggerissime e trasparenti e i loro corpi nudi filiformi e delicati. Impalpabili anche gli abiti da sera realizzati con organze operate, stampate, sfumate, con intarsi di pizzi e lamé, chiffon trasparenti, plissé laminati, raso e mikado.

Tra i colori predominano il rosa, il glicine, il bianco i colori della passiflora, il fiore simbolo della famiglia Farnese, ma anche il grigio con ricami in argento e oro, il corallo, l’azzurro, l’avorio. I capelli delle fanciulle sono lunghi sulle spalle, adornati di piccole trecce. I gioielli sono importanti e raffinati, realizzati da Gianni De Benedittis.

Del resto è di principesse delle più importanti corti europee rinascimentali che si sta parlando. E da loro verso il cosmo e dal cosmo parte il messaggio di salvezza. Solo il bello ci salverà sembrano suggerire.

E così dopo la splendida sposa in bianco con strascico fluttuante e chilometrico, ne arriva una aliena a chiudere la sfilata. Inquietante, fasciata in un abito trasparente in pvc, a lanciare il testimone verso le stelle.

Ma tra tante commistioni di passato e futuro non manca un realistico accenno al nostro tormentato presente ed è per questo che il primo modello della sfilata è dedicato all’euro. “Un abito porte - bonheur, un abito pre-maman, una metafora. La rinascita dell’economia italiana non ancora realizzata, ma in gestazione”.

E così l’abito dedicato all’euro è realizzato con un tessuto su cui sono stampati i vari tagli della nostra banconota con le tonalità del bianco, del nero, del verde e del glicine ad avvolgere un corpo di donna incinta.

Sul capo della modella-icona un cappello armatura ispirato a un disegno di Leonardo da Vinci e realizzato in pvc da Velia, una delle storiche modiste di Roma.

Ma accanto ai grandi stilisti, come Nino Lettieri, che ha sfilato al Conservatorio di Santa Cecilia, e Tony Ward, interprete della Alta Moda internazionale, un’attenzione particolare è stata rivolta alle creazioni artigianali di giovani emergenti che hanno esposto al Tempo di Adriano, nel cuore di Roma.

La Fiera della Vanità Artigiana il titolo dell’iniziativa. Nata nel luglio del 2011, come evoluzione naturale del progetto A.I. (Artisanal Intelligence) A.I.Fair è la prima fiera completamente dedicata al fatto a mano. In mostra prodotti di moda, design, fotografia, editoria che raccontano un sistema che risponde alla crisi inventando altro.

Di notevole interesse la rielaborazione di alcune immagini fotografiche tratte dall’Archivio Cicconi, che raccontano la nostra storia del Novecento e rappresentano un patrimonio di cultura e conoscenza che si snoda attraverso sette milioni di immagini, dalla Liberazione alla Dolce Vita.