Il potere e i suoi simboli


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Gli italiani bocciano la volgarità

Il 75,2% dei nostri connazionali giudica molto brutto il comportamento dei potenti. Pollice verso contro la volgarità in tv e l'arroganza dei politici. Emerge dalla ricerca del Censis 'Gli italiani e la bellezza' p

Il 75,2% della popolazione giudica molto brutto il comportamento dei potenti. Secondo gli italiani il potere e i suoi simboli, amplificati dal trash e dalla volgarità che dilaga in televisione, sono la vera voragine in cui il bello viene risucchiato. A rivelarlo è la seconda ricerca su "Gli italiani e la bellezza" commissionata dalla Fondazione Marilena Ferrari e Condotta dal Censis.

Secondo gli italiani, i linguaggi volgari della tv e l'arroganza della politica ormai hanno raggiunto un effetto di saturazione. Complessivamente la bruttezza non viene percepita come un fatto estetico o etico, ma sociale, che coinvolge tutti rendendoci incapaci di aspirare alle cose grandi, al bello e al bene. Infatti il 52% degli italiani ritiene che la cosa più brutta del 2011 sia stata il degrado politico e non l'immondizia di Napoli (19,5%) o un episodio di criminalità (17,3%). Ma domandando alla popolazione se vivere in un posto bello aiuta a diventare persone migliori, quasi il 70% risponde che ne è convinto, riconoscendo un valore educativo alla bellezza. Dalla ricerca emerge inoltre che gli italiani sono convinti che vivere nel paese più bello del mondo li renda un popolo migliore, in grado di sconfiggere la rassegnazione e la crisi. Oltre il 68,3% ritiene che il patrimonio artistico italiano sia la nostra forza identitaria e il punto di partenza per rilanciare il Paese perché, con il suo stesso esistere, può dare senso e speranza alla vita. Alla domanda "Quando pensa al patrimonio artistico del nostro Paese cosa ritiene che sia?" il 41,3% risponde affermando di ritenerlo il punto di partenza per rilanciare il Paese; il 27% lo considera la nostra forza identitaria, per il 21,5% è un'attrazione turistica e solo il 10% lo associa a un potenziale business.

La cultura, valore strettamente associata al concetto di bellezza, rimane l'investimento preferito degli italiani quando devono pensare al futuro del loro Paese e viene considerata l'ambito strategico più importante in cui concentrare le risorse. Il 32,6 % degli intervistati, se fosse il presidente del Consiglio, preferirebbe investire in cultura piuttosto che in qualsiasi altro settore. Anche in un momento così difficile di crisi economica oltre il 62% degli italiani intervistati ha dichiarato di avere ancora fiducia nel futuro, così come è viva (68,8%) la loro forza spirituale. In cima ai motivi che inducono gli italiani a sperare in un'Italia del domani migliore c'è ancora una volta la bellezza (41,3%). "Credo fermamente - ha dichiarato Marilena Ferrari - che ci sia un urgente bisogno, per la classe dirigente del nostro Paese, di aprire un serio confronto anche con la bellezza tutta del nostro Paese, per trovare la giusta direzione in cui muoversi per uscire dalla crisi. Gli italiani sono un popolo unico al mondo - aggiunge - come unico è il patrimonio artistico del loro Paese. E' vivo, in Italia, un altrettanto straordinario patrimonio di umanità, di forza interiore, creatività, di belle persone a cui serve dare riconoscimento, spazio e voce, se veramente vogliamo che i 'numeri' tornino per davvero".