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Il Milan vince e resta a -1 dalla Juve
L'Inter batte 2-1 la Lazio: sorpasso al 4° posto

L'Udinese legittima la terza piazza. Napoli bloccato a Siena sull'1-1. Il Palermo risorge: 5-3 al Genoa ibra_robinho_296

di Claudio Presutti

La Juventus è campione d'inverno dop aver vinto 2-0 a Bergamo nell'anticipo del sabato, ma il Milan risponde passando 3-0 a Novara. Bianconeri così in vetta con 41 punti e rossoneri che inseguono ad una sola lunghezza. Nel posticipo l'Inter batte e si prende il quarto posto ai danni della Lazio.

Sul sintetico di Novara i rossoneri di Allegri spingono a lungo ma trovano il vantaggio solo al 57': cross di Ambrosini per Ibrahimovic che da solo in area stoppa di petto e batte Ujkani. Raddoppio rossonero con Robinho al 74'che in scivolata deposita in rete un tiro-cross di El Shaarawy. Nel finale il terzo gol milanista (89') è la doppietta di Ibra (di tacco) che raggiunge così la vetta della classifica dei marcatori a quota 14 gol, come Di Natale.

In zona Champions l'Udinese soffre, specie nel primo tempo, la brilantezza del Catania di Montella, ma prima va in vantaggio con Armero (20') in contropiede. Poi chiude il match al 53': il solito Di Natale va a segno con un gran sinistro al volo su cross dello stesso Armero al termine di una bella galoppata. Con il raddoppio friulano, si spegne il Catania che però, in pieno recupero, realizza la rete della bandiera su rigore di Lodi (95') concesso per fallo di Fernandes su Catellani. Udinese sempre a 3 punti dalla Juve in vetta.

A San Siro c'è il doppio sorpasso dell'Inter ai danni della Lazio. La settima vittoria di fila, 2-1, arriva infatti in rimonta e vale il quarto posto proprio ai danni della squadra di Reja. L'avvio è tutto per gli ospiti che scuotono la base del palo con Rocchi, quindi trovano il vantaggio con lo stesso attaccante (30') liberato da un'imbeccata illuminante di Ledesma. L'Inter si scuote e Nagatomo viene fermato da una grande uscita di Marchetti. Il pari arriva al 44' con una grande triangolazione aperta e chiusa da Milito, con vertice Alvarez. Per il 'principe' ottavo centro in campionato. Nella ripresa i nerazzurri mettono la freccia con Pazzini (63') lanciato da un colpo di testa di Lucio da centrocampo: la difesa della Lazio si ferma chiedendo il fuorigioco (di poco ma c'era) e consente il facile pallonetto che beffa Marchetti. Un minuto dopo Klose si trova la palla del pari, servita da Rocchi, a tu per tu con Julio Cesar, ma si fa ipnotizzare. La Lazio si spegne, l'Inter controlla e continua la striscia vincente.

A Siena i toscani fermano il Napoli che vede così scappare praticamente tutte le squadre che gli sono davanti. Le emozioni arrivano soprattutto nel finale. La formazione di Sannino va in vantaggio al 67' con un colpo di testa dell'ex Calaiò. I partenopei non ci stanno e spingono (dentro anche il rientrante Lavezzi) alla ricerca del pari. A dieci minuti dal termine l'arbitro Damato concede il penalty per una fallo di D'Agostino su Lavezzi, ma Cavani dal dischetto si lascia ipnotizzare dal portiere senese Pegolo. Il pari lo realizza all'86° Pandev che, con un bel colpo di testa, centra l'angolino su cross di Dossena. Finisce 1-1.

Fuochi d'artificio al Barbera tra Palermo e Genoa. Rossoblù avanti con Palacio (13'), ma i siciliani pareggiano subito con Budan (26'). Gli uomini di Mutti rimontano con Silvestre (37') e Mantovani (42'). Nella ripresa i genoani sembrano riaprire il match con la doppietta personale di Palacio su rigore (59'), ma i rosanero spingono ancora e al 75' vanno a segno con Miccoli (alla fine un gol e tre assist per lui) per il 4-2. Il quinto gol dei siciliani lo realizza Migliaccio, mentre il definitivo 5-3 è del genoano Jankovic (89'). Pochissime le emozioni invece nel match del Sant'Elia tra il Cagliari e la Fiorentina. La partita è iniziata con mezz'ora di ritardo per una protesta dei lavoratori dell'Alcoa che ha impedito ai pullman di giungere in tempo allo stadio. Il Cagliari ci prova, specie nel primo tempo, ma senza risultati. E la Fiorentina, solo tribuna per Jovetic, non punge praticamente mai. E' 0-0.

Scintille e gol nel match di Lecce tra i giallorossi e il Chievo. Veronesi devastanti all'inizio, complici gli errori della difesa salentina, soprattutto di Esposito. Ne approfitta Paloschi che realizza così una doppietta (3' e 24'). Ma è lo stesso difensore leccese a riaprire la partita andando a segno con un gran colpo di testa su angolo di Olivera al 30'. Il Lecce spinge alla ricerca del pari e, nonostante fosse in 10 per un infortunio al 'solito' Esposito, trova il definitivo 2-2 al 93' con Di Michele. Al fischio finale si accende un parapiglia, forse per un rigore all'ultimo secondo non concesso ai clivensi, con 'protagonisti' Cuadrado, Oddo e Pellissier, e i tecnici Cosmi e Di Carlo a fare da pacieri.

Alle ore 12.30 era invece andato in scena il derby emiliano Bologna-Parma. Al Dall'Ara pochissime le emozioni, così come le occasioni, da una parte e dall'altra. I bolognesi ci provano di più con il tandem d'attacco Di Vaio e Acquafresca ma Pavarini è attento. Nel finale esce fuori il Parma, ma il risultato non si sblocca: 0-0.

Negli anticipi della 19.ma giornata, l'ultima del girone d'andata, assieme al successo esterno della Juventus, c'è lo scintillante 5-1 inflitto dalla Roma al Cesena con Totti protagonista. Per il capitano giallorosso una doppietta che lo porta a quota 211 reti in serie A, superato Nordhal in testa ai marcatori con la stessa maglia. Mentre Altafini, quarto con 216 reti, è sempre più vicino in quella assoluta.