‘Oltre Roma. Nei colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour’

L’esposizione è aperta fino al 25 marzo

di Rita Magnani

Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d'oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto, sereno l'alloro
Lo conosci tu bene?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te, o mio amato, andare!
(J.W.Goethe)

Questa famosa poesia di Goethe rappresenta l'espressione classica del “mito” e della nostalgia che ispirava molti artisti verso il Bel Paese, eco delle suggestioni del Viaggio in Italia..

La mostra diffusa “Oltre Roma. Nei colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour”, curata da Isabella Salvagni e Margherita Fratarcangeli, che si apre oggi 21 gennaio (fino al 25 marzo), offre in contemporanea, in 10 siti espositivi del Sistema museale della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, un'esperienza unica nel suo genere.

Filo conduttore del racconto espositivo è il Grand Tour, il lungo viaggio di studio e di svago che i giovani dell'aristocrazia europea, storici, artisti e intellettuali del Vecchio Continente, tra il XVII e XIX secolo, intraprendevano nelle città d'arte italiane e a Roma e dintorni, in particolare. Era il viaggio per eccellenza, fenomeno culturale e percorso didattico-formativo, luogo dell'anima e allegoria dell'avventura della vita stessa.

L'ATTRAZIONE PER L'ITALIA E PER ROMA

Tra dipinti, incisioni e stampe, libri e taccuini, testimonianze dell'antico, carrozze, diari e oggetti a corredo del viaggio, provenienti da collezioni private e da musei romani e nazionali, la mostra propone un mosaico dalle tante sfaccettature, formato dalle diverse tessere di quell'esperienza socio-culturale unica e irripetibile, che ha formato intere generazioni di giovani e intellettuali inglesi, tedeschi, francesi e fiamminghi. Venuti a contatto, nel loro grande viaggio, con la millenaria eredità storica, archeologica e artistica del territorio intorno a Roma, ne ripercorrevano i passi tra le sue architetture rinascimentali e barocche, nei suoi paesaggi bucolici, tra i borghi pittoreschi, diventati tappa obbligata di viaggio e di moda, di curiosità e diversità, mete ambite di studio e di villeggiatura. Già il titolo “Oltre Roma” - afferma la curatrice Isabella Salvagni- si pone come una provocazione e un'affermazione , vuole essere una rivendicazione di appartenenza reciproca per un territorio, quello dei Colli Albani e dei Monti Prenestini, che da sempre di Roma è prolungamento e filiazione, testimone di una osmosi che da secoli è ininterrotta e continua, come la sua autonomia e la sua Storia. Una storia assorbita e restituita dallo sguardo dei viaggiatori”.

IMPRESSIONI DI VIAGGIO IN 10 MUSEI DALL'A ALLA Z

Le singole esposizioni ospitate nei musei di Albano Laziale, Frascati, Genazzano, Lanuvio, Monte Porzio Catone, Nemi, Palestrina, San Cesareo-Colonna, Valmontone e Zagarolo, ciascuno secondo tematiche diverse, ripropongono le suggestioni, gli scorci, le vedute, i racconti dei visitatori stranieri attraverso le principali mete dei Castelli Romani e Prenestini.

E così il Museo di Frascati, nella prestigiosa sede delle Scuderie di Villa Aldobrandini racconta il tema del “Viaggio e Viaggiatori” in una raccolta di dipinti che restituisce la memoria dei luoghi attraverso lo sguardo di artisti, antiquari e viaggiatori, arricchita di opere inedite. Tra le perle esposte e giunte dalla Francia, il grande dipinto del pittore francese Michallon, uno dei più significativi paesaggisti del primo Ottocento, che ritrae una veduta idilliaca dei Colli Albani, filtrata dalla luce dorata del tramonto. Il Museo Civico di Albano Laziale ospita invece, la mostra dedicata alle “Dimore d'artista”, ovvero ad alcuni degli artisti che scelsero di avere la propria dimora nel territorio, come gli orafi, argentieri e architetti Valadier, padre e figlio, e il pittore Carlo Maratta.

Nel Museo civico di Lanuvio è allestita una sezione dedicata alle “Vedute e ritrovamenti nella Campagna romana” tra il XVIII e XX secolo; il Museo di Monte Porzio Catone esplora i “Luoghi del ristoro”; il Museo delle Navi Romane di Nemi propone “Pagine d'inchiostro”, ovvero volumi, diari e taccuini, riccamente illustrati e redatti da scrittori stranieri. Il Museo archeologico nazionale di Palestrina nei locali di Palazzo Barberini ospita “La fondazione di Praeneste e Tusculum”, una sezione dedicata a importanti reperti archeologici sulle origini mitiche delle due città, tra i quali la “fibula prenestina”, proveniente dalla collezione del Museo Pigorini di Roma, che ritorna a Palestrina dopo due secoli.

La Ferrovia Museo di San Cesareo, sistemata nell'ex stazione ferroviaria di Colonna, approfondirà il tema “In viaggio: itinerari, soste e mezzi di trasporto”, mentre nei locali di Palazzo Doria a Valmontone è allestita la sezione su “Paesaggio ideale e paesaggio reale nel Grand Tour”, un percorso ricco di selezionati dipinti d'autore. Infine, al Museo del Giocattolo di Zagarolo, verrà presentata la mostra “La cultura materiale del Grand Tour, tra gioco, costumi e folklore”. Infine, nel Centro Internazionale d'Arte contemporanea di Genazzano ha luogo una rassegna di artisti contemporanei su “Cosa resta del Grand Tour”.

In occasione della mostra , la produzione scientifca ad essa relativa sarà pubblicata in un catalogo scientifico edito da De Luca Editori d'Arte.

Informazioni: www.museumgrandtour.org