di Sandro Calice L’ORA NERA
di Chris Gorak, Usa 2012, fantascienza (20th Century Fox)
Emile Hirsch, Olivia Thirlby, Rachael Taylor, Max Minghella, Joel Kinnaman, Dato Bakhtadze, Veronika Ozerova, Yuriy Kutsenko, Artur Smolyaninov, Nikolay Efremov.
Di alieni cattivi che invadono la Terra per distruggerci ce ne sono a bizzeffe. Questi però vorrebbero avere qualcosa di particolare.
Sean e Ben sono due ragazzi americani che atterrano a Mosca per presentare e vendere la loro idea per un nuovo social network. Le cose non vanno come si aspettavano e decidono di passare la serata in un club esclusivo, dove incontrano Natalie e Anne, due turiste americane in vacanza. Ma nel mezzo della serata quello che sembra uno strano fenomeno atmosferico attira tutti in strada: sulla città piovono centinaia di incredibili fuochi fatui. Un poliziotto prova a toccarli e viene brutalmente polverizzato. E’ il caos. Le luci cominciano a sterminare tutti i presenti, uno a uno. I ragazzi riescono a nascondersi in uno scantinato mentre fuori è la guerra. Ne escono 5 giorni dopo: il mondo che conoscevano non c’è più, un esercito alieno ha invaso e distrutto la città, e loro devono imparare a sopravvivere.
Dal produttore Timur Bekmambetov (già regista dei riusciti “Wanted – scegli il tuo destino” e “I guardiani della notte”) più che dal regista Chris Gorak (“Right at your door”) era lecito aspettarsi di più. Le cose buone sono l’ambientazione a Mosca (finalmente non distruggono la solita città americana), scelta affascinante ed efficace, e l’idea che questi alieni, creature invisibili fatte di elettricità della quale si nutrono, siano più letali di giorno che di notte, quindi per una volta non è il buio a far paura. Quello che disarma sono alcune interpretazioni a dir poco fuori registro e soprattutto una sceneggiatura da fiction fatta in casa o da b-movie degli anni ’80, fate voi. Si salvano gli effetti speciali, qualche scena di combattimento e tutto sommato anche il ritmo. Basta che non parlino.
s.calice@rai.it
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