Gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno superato i mille miliardi di euro, e l'Asia si avvia a diventare la regione principale dove verrà prodotta innovazione nei prossimi anni. La fotografia è stata scattata dal rapporto annuale del National Science Board statunitense, che sottolinea come i paesi orientali siano gia' primi in diverse categorie fondamentali.
Secondo i numeri presentati nel 2009, in tutto il mondo sono stati spesi per il settore 1276 miliardi di dollari (988 miliardi di euro): il 31% di questa cifra, che nel 1999 era il 38%, è dovuta ai soli Usa, mentre l'Asia nel suo complesso è passata dal 28 al 32%, e l'Europa si ferma al 25%.
Il futuro è sempre più 'asiatico', ammonisce il rapporto, soprattutto se si guarda al settore dell'educazione: dal punto di vista delle lauree ad esempio, il 23% dei cinque milioni di studenti laureati nel 2008 era cinese, il 19% europeo e il 10% statunitense.
Se si restringe il campo alle sole lauree in ingegneria si vede che metà di queste sono state conseguite in Asia, e solo il 4% negli Usa. Cresce nel mondo la collaborazione scientifica tra i paesi: nel 2009 il 23% degli articoli scientifici pubblicati aveva autori da più paesi, mentre dieci anni prima era solo l'8%.
"Negli ultimi 10 anni il mondo e' cambiato profondamente - spiega José-Marie Griffiths, che ha coordinato il rapporto - ora siamo in un mondo in cui molti attori differenti mettono gli avanzamenti nella ricerca al top della propria agenda".