Musica - i consigli della settimana


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Quando l’arte è monopolio dei vecchi

Musica dal vivo per il gotha del rock

di Maurizio Iorio

AA.VV.
The Bridge School concerts – 25th anniversary edition
(Reprise)

Da buon vecchio lupo solitario, il canadese Neil Young perde il pelo ma non il vizio, che è quello di suonare. E di far suonare. Young ha due figli autistici, e da 25 anni organizza, insieme alla moglie Pegi, un festival rock benefico che si tiene a Mountain View, in California, per raccogliere fondi destinati ad una scuola per bambini handicappati da loro fondata. Su quel palco sono transitati più o meno tutti i grandi del rock, da Springsteen a Paul McCartney, dal Paul Simon ai Pearl Jam, tanto per fare qualche nome. Questo doppio cd (ma c’è anche il dvd) contiene 25 brani estratti dalle scalette delle migliori esibizioni di mezzo secolo di vita del benefit. La maggior parte dei brani sono acustici, messi insieme costituiscono un vero Bignami della musica di questi ultimi 50 anni, recitata dai protagonisti, spesso in duetti tanto inediti quanto irripetibili. A pescare a caso nella tracklist si possono trovare uno Springsteen d’annata, molto orgoglioso di essere americano (“Born in the Usa”), una strepitosa “Country Feedback” dei R.E.M. in duetto con il padrone di casa, Elton John e Leon Russel in “A dream come true”, uno straniato Tom Yorke (Radiohead) che rilegge la younghiana “After the gold rush”, il baronetto Paul McCartney nel classico “Get Back”, e via di questo passo con chicche da brividi. Tipo: Norah Jones, Crosby Stills Nash & Young, The Who, Brian Wilson, Metallica.

Sting
Live in Berlin
(Deutsche Grammophon)

Da quando i Police hanno detto stop, era il 1983, il capobanda ha cominciato a flirtare con il vicinato musicale. Prima ha amoreggiato con il jazz (dai tempi di Gil Evans), poi s’è buttato sulla classica-sinfonica, con la quale si è confrontato di recente. Non è dato sapere perché ogni tanto artisti d’estrazione rock la buttino sul sinfonico (Deep Purple e Procol Harum sono i primi che ci vengono in mente), ma dev’essere un’irresistibile richiamo artistico. Anche se non sempre le ciambelle sono riuscite col buco. Sting, che trasuda classe da tutti i pori, gioca con l’orchestra come se non avesse fatto altro nella vita, anche se le versioni sinfoniche di brani come “Roxanne”, “Every little thing she does is magic”, “Field of gold” e similia (sono 14 nel cd e 22 nel dvd accluso), faranno storcere più di un muso. Ma, quando si parla di livelli d’elezione, basta resettare la mente e predisporsi all’ascolto con il cervello sgombro dai ricordi. Questo album, che di fatto è la versione live (Berlino, 21 settembre 2010) del cd “Simphonicities”, pubblicato la scorsa estate, è più convincente della sua versione in studio. In definitiva, musica “ambient”, per serate intime, in luoghi accoglienti, possibilmente in buona compagnia.