Dalle torture ad Abu Ghraib allo squadrone della morte che massacrava i civili in Afghanistan: non e' la prima volta che marines Usa impegnati nelle guerre del dopo 11 settembre tradiscono il loro motto di "Semper fidelis" con comportamenti disonorevoli. Questi i casi i piu' recenti:
- LO SCANDALO DI ABU GHRAIB: nel 2004 una serie di foto e video scattati nella famigerata prigione di Abu Ghraib, in Iraq, fanno il giro del mondo. Le immagini documentano torture e sevizie di ogni tipo commesse dai marines (e in parte anche dai soldati britannici): detenuti incappucciati, pestati, stuprati o sodomizzati con manici di scopa, tenuti al guinzaglio come cani o costretti a indossare indumenti femminili.
- LA STRAGE DI HADITHA: i marine in Iraq finiscono di nuovo nel mirino per una strage commessa nel 2005 ad Haditha, nella provincia di al-Anbar. Una squadriglia di marine uccide 24 civili - tra cui donne e bambini - come rappresaglia per la morte, dovuta allo scoppio di una bomba artigianale, del caporale Miguel Terrazas. Per il massacro di Haditha e' stato incriminato il sergente Franck Wuterich, che guidava la squadra dei marine, e il cui processo ha preso il via il 9 gennaio scorso.
- LO SQUADRONE DELLA MORTE IN AFGHANISTAN: nel 2011 il sergente Calvin Gibbs, di stanza a Kandahar, viene condannato all'ergastolo da una corte marziale Usa per aver ucciso tre civili afghani. Dall'inchiesta e' emerso che guidava uno 'squadrone della morte' che aveva trucidato i civili per gioco, collezionando i resti dei cadaveri come trofei di guerra.