di Juana San EmeterioL’INDUSTRIALE
di Giuliano Montaldo, Italia 2011, drammatico, (01 Distribution)
Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Eduard Gabia, Elena Di Cioccio, Elisabetta Piccolomini, Francesco Scianna, Mauro Pirovano.
La crisi economica e il problema del lavoro ma anche la crisi personale che questo comporta. Un industriale che fa i conti con tutto il mondo che gli crolla intorno. L’attualità.
Siamo nella Torino operaia, tra scioperi e aziende che chiudono. Protagonista del film è un industriale quarantenne (il bravo Pierfrancesco Favino) che ha ereditato l’azienda dal padre. Ma gli affari non vanno bene e l’uomo deve far fronte ai debiti della sua azienda: le banche si rifiutano di rifinanziare i suoi debiti, lui spera nella joint venture con una compagnia tedesca che salvi lui e i suoi operai, ai quali chiede sostegno e fiducia. Lui, Nicola nel film, è orgoglioso e tenace. Vuole risolvere i suoi problemi senza compromessi, senza l’aiuto di finanziarie al limite dell’usura, senza pagare tangenti o ricorrere all’aiuto di una suocera ricca e senza scrupoli. Il precipitare degli eventi professionali inoltre mette in crisi anche il rapporto con la moglie (Carolina Crescentini) fino a fargli sospettare che lei lo tradisce. La segue di nascosto, non le parla, la sente sempre più distante. Intanto gli ‘squali’ si affollano e tutto può precipitare.
Perché questo film? Giuliano Montaldo spiega di essere partito da una considerazione: ”quando sui giornali si legge che vengono bruciati milioni di euro ogni giorno, io non so chi siano questi piromani, ma so che tutti viviamo questo dramma, e so cosa ho visto girando per il nordest: manifestazioni, tante piccole aziende vuote, ed ho provato una grande angoscia”. ”Questa è una crisi devastante, continua il regista, che può distruggere un uomo, soprattutto se è circondato da quegli squali che si avventano su chi è in difficoltà. Non so dove si arriverà, ma girando a Torino e nel nord mi è sembrato che spesso la realtà superasse la finzione del film". La crisi e i modi diversi per affrontarla. L’industriale protagonista del film vuole salvare ad ogni costo l'impresa del padre e salvare anche gli operai che conosce da quando era ragazzo non come i molti presunti manager senza scrupoli che prendono i guadagni e licenziano. Nel film l’atmosfera e gli accadimenti restituiscono con molta efficacia la fotografia dell’Italia. “L’industriale” è un prodotto che dimostra con chiarezza l’impegno civile dell’autore nel raccontare la vicenda di un uomo perbene grazie anche alla straordinaria interpretazione di Favino. Se il film ha una pecca e nell’indugiare nei problemi della coppia borghese fino ad un finale inaspettato e tragico. Da vedere.
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