Saranno circa otto milioni gli italiani che quest'anno trascorreranno le feste in maniera diversa dal solito. A fronte di un 40% complessivo che deciderà di cambiare la "sua" tradizione per motivi economici, c'è un altrettanto significativo 36,5% che cambierà alla ricerca di un clima natalizio migliore (27% per la compagnia e il 9% per divertirsi di più). E' quanto emerge dal sondaggio del centro studi Fipe che ogni anno esamina i comportamenti degli italiani in occasione delle festività.
Va da sé che per il restante campione questo Natale sarà all'insegna della riscoperta della tradizione nei luoghi natii e con parenti e amici. "C'era da aspettarsi che il clima di austerità spingesse gli italiani a trascorrere il Natale a casa", ha commentato Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio", una festa che già di per sé richiama ai valori dell'atmosfera di intimità e familiarità".
Del 10,5% che si concederà la vacanza durante le feste, il 6% sceglierà la notte di Capodanno per il viaggio e solo il 2,5 quella della Natività. Coloro che si concederanno la vacanza per un periodo non inferiore ai cinque giorni, nell'85% dei casi resteranno in Italia e solo nel 13,5 andranno all'estero.
Sulla scelta della giornata di festa clou, il 25 resta quella simbolo per il Nord, mentre al Sud e sulle isole si preferisce concentrarsi sul cenone della Vigilia. La propria casa o quella di amici e familiari rimane la scelta predominante, in aumento rispetto allo scorso anno. Ne deriva che una percentuale minima, cioè il 2,5% (in calo dello 0,5% sul Natale 2010) trascorrerà il Natale in un locale. In quest'ultimo caso ci si orienta verso questa scelta soprattutto per il pranzo del 25 (2,5%), piuttosto che per il cenone (1,5%) e a decidere in questo senso sono soprattutto le donne e i giovani.
Preparare in casa è sicuramente impegnativo soprattutto quando la compagnia è numerosa, e questo è il motivo (58%) per cui alcuni sceglieranno locale.
La grande maggioranza ha già prenotato optando per il menu tutto incluso e con una considerazione di spesa "giusta" se il prezzo è di 50 euro. La situazione non varia di molto per il Capodanno, trascorso a casa da 69 italiani su cento con un 1,5% che andrà in un locale a ridosso della mezzanotte per il brindisi.
In lieve calo, rispetto al 2010, chi sceglierà di stare in un locale sin dalla cena. Il motivo della ristrettezza è maggioritario: il 54% opterà per una soluzione economica (fascia fra 18 e 24 anni), mentre il 33% per quella equa senza rinunce ne' esagerazioni (fascia fra 25 e34 anni); in ogni caso il prezzo ritenuto giusto per il cenone tutto incluso di San Silvestro e' di 60 euro circa.
Lo spumante resta il vino preferito per festeggiare, mentre una spaccatura netta è registrata tra chi brinderà con preoccupazione per il futuro (47%) e chi alzerà il calice guardando con speranza e fiducia al nuovo anno (51%).