Non solo acquisti piu' tracciabili: la lotta all'evasione fiscale passa anche per controlli serrati su tutti i movimenti bancari e su un'informazione da parte dei contribuenti sempre piu' corretta. Anche perche' chi mentira' al Fisco commettera' un reato e dunque incorrera' nella giustizia penale. La manovra prova dunque ad accerchiare gli evasori: il Fisco avra' a disposizione non solo dati fiscali incrociati, ma anche tutti le operazioni che intercorrono con gli intermediari finanziari. In applicazione della manovra estiva, invece, e' scattato per le assicurazioni, con un provvedimento dell'Agenzia delle entrate, l'obbligo di risposta telematica alle indagini finanziarie.
La novita' di maggiore impatto della manovra, sul fronte della lotta all'evasione, e' il rischio dunque di 'inciampare' nel penale. "L'efficacia dei controlli effettuati dall'Agenzia delle entrate e dalla guardia di Finanza - spiega il governo nella relazione che accompagna il decreto-manovra - dipende molto da quella dei poteri istruttori in base ai quali vengono acquisite le informazioni necessarie per verificare la correttezza fiscale del contribuente. In moltissimi casi le informazioni sono fornite dallo stesso contribuente controllato" e "purtroppo sono caratterizzate da mendacio, finalizzato a evitare la scoperta dell'evasione". Le nuove misure prevedono dunque che il contribuente che esibisca o trasmetta atti o documenti anche in parte falsi, ovvero fornisca dati e notizie non vere, sia punito alla stessa stregua di chi rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso. In altri termini i bugiardi saranno punibili "ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia", si spiega ancora nei documenti che accompagnano la manovra.
Tornando invece alla trasmissione dei dati di tipo finanziario, prima l'amministrazione fiscale poteva chiederli nel caso di accertamenti e le banche dovevano rispondere in tempi reali, per via telematica. Poi con la manovra estiva era stato fatto un altro passo in avanti: la possibilita' di accedere a questi dati anche senza l'avvio di un accertamento. Ora dal primo gennaio 2012 tutti gli intermediari finanziari saranno obbligati a comunicare periodicamente all'anagrafe tributaria le "movimentazioni" dei rapporti gia' conosciuti al Fisco a anche le "operazioni finanziarie non transitate per i predetti rapporti".
Dalle banche alle assicurazioni. Per questi ultimi soggetti il processo di coinvolgimento nella lotta all'evasione fiscale è ancora a uno stadio meno avanzato rispetto alle banche. Con il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate trovano comunque attuazione le norme contenute nella manovra estiva che ha ampliato la platea dei soggetti ai quali il fisco puo' richiedere dati e notizie relativi ai clienti.