A Roma la decima edizione


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Oltre 400 editori a ‘Più libri più liberi’

Il 20% degli espositori produce e-book piulibri2_296

Raggiunge un traguardo importante, quello dei 10 anni, ''Più' libri piu' liberi'', la Fiera nazionale della piccola e media editoria, in programma fino a domenica 11 dicembre al Palazzo dei Congressi di Roma.

Oltre 400 editori, più di 300 iniziative in programma, decine di autori presenti in fiera, sono solo alcuni dei numeri di ''Più libri più liberi''. Cinque giorni a base di libri, autori, case editrici ma anche riviste, festival, e-book, nuove collane e progetti editoriali, premi letterari, mostre.

Una fitta rete di incontri, confronti e sorprese all'insegna della bellezza culturale che scaturisce dalla varietà, dalla diversità, dalla libertà.

Quasi il 20% (19,5%) dei piccoli e medi editori che partecipano a Più libri più liberi produce e-book. Un piccolo editore su cinque ha in catalogo titoli che si possono acquistare dai principali store on-line anche se qualche editore già offre la possibilità di comprarli direttamente dal sito della casa editrice.

L'e-book però non è tutto il digitale. Dall'analisi che l'Ufficio studi di Aie (associazione Italiana Editori) ha realizzato in esclusiva per l'Ansa tra i 411 editori della fiera troviamo un diffuso e variegato utilizzo delle nuove tecnologie.

Le usano per innovare il prodotto - l'e-book appunto, e qualcuno anche le Applicazioni (1,5%) - ma anche per innovare i processi aziendali, soprattutto quelli di comunicazione/marketing: il 34,6% è presente su Facebook, il 16,5% su Twitter, il 7,7% su You Tube, il 7,7% utilizza gli RSS Feed.

''Le tecnologie - spiega Giovanni Peresson, responsabile Ufficio studi di Aie - sono utilizzate dai piccoli e medi editori come strumenti di marketing per comunicare e creare relazioni con il proprio pubblico, spesso di nicchia, specializzato e sofisticato nei propri bisogni di lettura: ricordiamo che il 47,2% di chi compra libri di carta lo fa oggi utilizzando anche il Web per informarsi e scambiarsi pareri prima di andare in libreria.

Le utilizzano, però, anche per scoprire nuovi autori, tendenze, nuove forme di narrazione. Per proiettarsi verso letterature e Paesi emergenti. Per innovare (e allargare) cioè i processi di scouting editoriale che sono base e fondamento del lavoro stesso dell'editore. E della piccola editoria in particolare''.