La parola più ricercata in Internet nei giorni dopo l’attentato dell’11 settembre del 2001 fu ''Nostradamus''. Reagirono così molti utenti del Web alla tragedia dell'attacco terroristico agli Usa. Quelle immagini così catastrofiche fecero pensare al “profeta” degli scenari da fine del mondo del 16esimo secolo.
Sia Google che Lycos hanno dichiarato che la parola ''Nostradamus'' era stata tra le prime dieci a essere ricercata da quando la notizia dell'attacco al Worl Trade Center e al Pentagono si era diffusa. Su Lycos è stata la seconda in assoluto, la settima per Google.
Il “profeta” francese nato il 14 dicembre del 1503 in Provenza avrebbe previsto tutti gli avvenimenti degli ultimi secoli scrivendo le sue “Centurie astrologiche”: una raccolta di oscure, enigmatiche profezie al centro di una secolare, babelica, disorientante ridda di interpretazioni.
Forse le "Centurie" furono pensate in latino, ma poi scritte in un francese ostico, infarcite di termini provenzali, di parole anagrammate (spesso Parigi, in francese Paris, è nominata come Sapir) di termini stranieri o scaturiti dall'estro della veggenza.
Le profezie di Nostradamus vengono regolarmente "interpretate'' dopo ogni grande avvenimento che lasci interdetta l'opinione pubblica. Raramente qualche traduttore delle ''Centurie'' azzarda delle ipotesi ''prima'' che l' evento ''previsto'' già da quattro secoli accada e, perciò, si "verifichi".
A ogni calamità naturale (terremoti, inondazioni, esplosioni vulcaniche) o a ogni fatto voluto dall'uomo che desti sgomento - però - salta fuori una quartina delle ''Centurie'' che, apparentemente, parla dell'accaduto.
E’ successo per l'attentato a papa Giovanni Paolo II, per il quale sono stati citati questi versi: ''Romano pontefice bada di avvicinarti,/ della città che due fiumi bagna:/ il tuo sangue verrai poi di là sputare/ tu e i tuoi, quando fiorirà la rosa''.
La stessa cosa è accaduta decine di volte a cominciare dalla morte di Enrico II, re di Francia, trafitto dalla punta di una lancia in un torneo il 30 giugno 1559 (e da questa profezia nacque la fama di Nostradamus, che divenne il consigliere della regina, Caterina de' Medici).
Fra gli altri grandi eventi vanno ricordati: la fuga di Luigi XVI verso per sfuggire ai rivoluzionari; l'avvento di Napoleone ( “un imperatore nascerà presso l'Italia...” ); la fondazione della Società delle Nazioni; la fine di Mussolini (“il fiero nero”... '' tutto il popolo sarà terrorizzato nel vedere i più grandi appesi per il collo e i piedi” ); l'atomica su Hiroshima e poi le invenzioni di quest'epoca (l'arco voltaico, i sommergibili, gli aerei) e poi le guerre mondiali con toni sempre più apocalittici e riferimenti a tempi ancora lontani.
Una sola data è precisa: “l’anno 1999 sette mesi/ verrà dal cielo un grande re d'orrore/ resuscitare il grande re degli unni/ prima e dopo marte regnerà felicemente".
C’è anche una "predizione", la 42esima, riferita a un evento favorevole e liberatorio per la città di Roma che ''avverrà fra seicento e dieci anni'', evidentemente dopo il 1555 e cioè nel 2165. Data che "fortunatamente'' sposta di molto tutte le previsioni apocalittiche sulla fine del mondo.
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